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Schmid vince su Covi in volata, capolavoro di Bernal: sempre più in rosa dopo l’11a tappa del Giro

Movimentata 11a tappa al Giro d’Italia che si è percorsa tra Perugia e Montalcino percorrendo tratti delle Strade Bianche senesi, parti di sterrato che hanno fatto la differenza. Se la tappa è stata vinta dallo svizzero Schmid su Covi, è stata la sfida tra Bernal ed Evenepoel per la classifica generale ad accendere la frazione, con la Maglia Rosa che ha strappato altri secondi preziosi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Egan Bernal mette il punto esclamativo al Giro d'Italia e strappa ancora secondi preziosi in salita a tutti gli uomini di classifica, rafforzando la propria Maglia Rosa approfittando delle difficoltà di una tappa tortuosa che ha visto capitolare Evenepoel, naufragato nei pezzi in sterrato. Vittoria a Schmid, in volata su Covi dopo una fuga lunghissima iniziata poco dopo la partenza.

Dopo la pausa, la polvere. Il Giro d'Italia si è ripresentato dopo la giornata di riposo con lo sterrato disseminato nella 11a tappa per circa 35 chilometri complessivi che hanno messo a dura prova i corridori ancora in gara e ha facilitato chi aveva già esperienza su una tipologia di terreno non abituale, e che caratterizza da sempre le Strade Bianche, classica in provincia di Siena che ha come principale caratteristica, appunto, lo sterrato. E nella polvere è spuntata per prima la bici di Schmid, lo svizzero che in volata trova la forza per battere Alessandro Covi.

C'è la fuga, subito dopo Perugia

Tappa corta e tortuosa che porta i migliori in classifica a marcarsi rigorosamente in seno al gruppo e c'è chi ne approfitta da subito: sono in undici a prendere il coraggio sul manubrio e aprire il varco per la fuga di giornata dopo poche pedalate. Nessuno dei fuggitivi ha velleità di classifica generale e così il gruppo lascia fare con i battistrada che arrivano anche a punte di tredici minuti di vantaggio, con alcuni italiani come Covi, Battaglin e Gavazzi che – tra gli 11 – è quello messo meglio in classifica Maglia Rosa, con 33 minuti di ritardo da Bernal.

Iniziano gli sterrati, Bernal fa selezione

Al primo tratto di sterrato, lungo 9 chilometri, i fuggitivi hanno in mano il proprio destino, con un distacco che resta abbondante anche se il gruppo prova ad aumentare il ritmo mettendo tutti in fila indiana. Ma non c'è spazio per ricucire lo strappo, con un controllo totale tra i migliori in classifica e con Ganna della Ineos che fa l'andatura costringendo una cinquantina di ciclisti restano in fondo al plotone, perdendo contatto nella polvere.

Il forcing ha effetto soprattutto su Evenepoel che perde contatto con la testa del gruppo Maglia Rosa che spacca il plotone e si prende 30 secondi rispetto al secondo gruppo in cui è rimasto invischiato il leader del team Deceuninck-Quick Step che però rientra prima del secondo sterrato dove stenta di nuovo, insieme a Peter Sagan. Tutto non cambia fino agli ultimi due tratti in sterrato, che fanno ulteriore selezione, anche nel gruppo fuggitivi dove restano con un buon vantaggio anche se da 11 scendono a 7 unità.

Evenepoel si stacca, Brernal prova a fare il vuoto

Maledetti sterrati per Evenopel che oltre a pagare circa 30 secondi a Bernal si ritrova da solo a dover recuperare nell'ultima parte di gara mentre il capitano della Ineos continua nel forcing riuscendo a sfruttare gli ultimi tratti sul terriccio, aiutato anche dal gregario di turno Gianni Moscon che prende il posto di Ganna e spingere sui pedali.

Il finale sul Lume Spento: altra selezione

Sull'ultima strappata poco prima dell'arrivo, il plotone maglia Rosa si spacca ancor più e oltre a Evenpoel perdono contatto anche altri uomini classifica tra cui Giulio Ciccone e lo Squalo Nibali in non perfette condizioni. A 6 km all’arrivo Covi e Schmid restano da soli per la vittoria di tappa con 5 minuti sul gruppetto Bernal e con 6’10” su Evenepoel e Joao Almeida, che pagano tantissimo i tratti in sterrato. Il finale vede la volata a due tra Schmid e Covi, con lo svizzero che vince. Per Bernal, spallata in classifica generale.

Ordine d'arrivo di tappa e nuova classifica generale

L'11a tappa ha lasciato il segno. La vittoria è arrivata per il giovane svizzero Schmid che a 21 anni taglia per la prima volta il traguardo del Giro da vincitore. Sua la volata vincente su Alessandro Covi, secondo, terzo Vanhoucke della Lotto. Il migliore in classifica generale, Bernal è arrivato a 3′ e 09" da Schmid, mentre gli altri big hanno tutti perso con distacchi importanti: a 5’17” Evenepoel, a 5’10” Nibali, Ciccone a 4’56”. L'unico a tenere è stato il russo Vlasov che ha chiuso al traguardo a 3′ e 33″ da Schmid, insieme a Caruso a 3′ e 35″.

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In classifica generale piccolo ribaltone all'insegna di Bernal. Il capitano della Ineos conferma e solidifica la propria leadership, con il cambio della guardia alle sue spalle. Non c'è più Evenepoel ma Vlasov, della Astana che segue a 45 secondi, davanti ad uno straordinario Caruso, terzo a 1 e 12″. Poi Carthy (+1′ 17″) e Yates (1′ 22″). Evenepoel è scivolato a + 2 e 22″

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