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Riccò l’ex stella del ciclismo, dalle squalifiche per doping alla nuova vita: “Faccio il gelataio”

Riccardo Riccò nel 2008 disputò un grandissimo Giro d’Italia, pochi mesi dopo fu squalificato per doping mentre correva il Tour, fu squalificato nuovamente quattro anni dopo, la sua carriera finì in quel momento, pensò anche al suicidio. Riccò ha saputo riprendersi grazie all’amore di Melissa, sua moglie e al suo nuovo lavoro. Riccò ha una gelateria e i gelati se li crea da solo.
A cura di Alessio Morra
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Riccardo Riccò per un paio di stagioni è stato un grande beniamino degli appassionati di ciclismo, sembrava il degno erede e dei big delle due ruote italiane, nel 2008 sfiorò il successo al Giro d'Italia, si mise in luce anche al Tour, quando era al top dava fastidio a chiunque, ma la sua carriera è stata stoppata da una squalifica per doping, anzi da due squalifiche. Perché dopo essersi rimesso in pista è stato fermato e, questa volta, in modo definitivo. Ha vissuto un grande tormento interiore, si è reso autore di ‘imprese' particolari, ha visto i demoni, ha pensato al suicidio, ma oggi è un uomo nuovo grazie all'amore della moglie, che gli è sempre stata vicina, e al suo nuovo lavoro. Riccò ha una gelateria.

La squalifica al Tour del 2008

Nel 2008 Riccò esalta al Giro, poi va pure al Tour dove la sua vita sportiva subisce uno stop pesantissimo. Viene trovato positivo all'Epo, viene squalificato, liquidato dalla sua squadra e finisce addirittura in galera. Nell'intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera' ha raccontato:

Il mio destino era segnato: nella vita non decidiamo noi quando maturare. Mi dopavo pesante. Era un doping da disperati, mi hanno beccato appena hanno voluto. Volevo uscirne il prima possibile e feci nomi e cognomi di chi mi aveva dato la roba. Mi premiarono con uno sconto di pena ma non riuscivo a far finta di piangere in pubblico come tanti altri: per i colleghi ero solo un dopato di m…

La seconda squalifica per doping

Scontata la squalifica non torna più a grandi livelli, ma torna a gareggiare, riprende a doparsi e una sera la sua vita cambia in modo totale, ha un blocco renale, finisce in ospedale, viene salvato dai medici, uno di essi lo denuncia per doping, che viene acclarato e Riccò viene squalificato per 12 anni. Pensa al suicidio, lo ha scritto nella sua autobiografia, e vede la sua vita andare al vento.

E ora Riccò ha una gelateria

Nel momento più difficile fondamentale è stato l'amore di Melissa, sua moglie, che gli è stata sempre molto vicino e determinante pure un amico che gli disse: "Se dovesse andare tutto male, vieni da me che ti insegno un mestiere". Il mestiere lo ha imparato e ora con la moglie gestisce la sua gelateria a Vignola, dove Riccò lavora tutti i giorni e mette in vendita ben ventitré gusti: "Oggi se un bambino mi dice che il mio gelato è buono sono un uomo soddisfatto e la sera posso andare a casa sereno senza dovermi guardare le spalle".

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