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Petacchi rivive l’assurdo attentato ai ciclisti della Padovani: “Vagli dietro, ci hanno sparato!”

Alessandro Petacchi, ex campione di ciclismo ed oggi Team Manager della Continental SC Padovani, ha raccontato l’assurda vicenda accaduta ai suoi ciclisti in strada: “Una BMW li ha superati, si è accostata. Si è abbassato il finestrino ed è spuntata una pistola: vera o falsa non interessa, i colpi ci sono stati. Poi la fuga. Fortunatamente una troupe ha filmato tutto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Alessandro Petacchi è un uomo di ciclismo a 360 gradi: 20 anni di onorata carriera tra i professionisti, con quasi 50 tappe vinte tra Tour, Giro e Vuelta, oltre a due Classiche (la Sanremo e la Parigi-Tours) e ora il ruolo di Team Manager alla SC Padovani Polo Cherry Bank. La società dilettantistica salita alla ribalta delle cronache sportive e non solo per aver subito un assurdo attentato sulle strade venete da un automobilista, a colpi di pistola: "Fortunatamente erano a salve, ma i ragazzi hanno visto abbassarsi il finestrino e poi l'arma. Lo spavento è stato enorme, il gesto di uno squilibrato".

L'attentato ai ciclisti della SC Padovani racchiuso in un video

La notizia sarebbe potuta passare in secondo piano o essere ridimensionata come spesso accade, dai mille e uno detrattori della presenza dei ciclisti sulle strade d'Italia. E invece, a conferma di tutto esiste un video. Un video fortuito, nato per caso, programmato dalla stessa Padovani e dai suoi sponsor per riprendere un normale allenamento della squadra mostrando materiale e mezzi tecnici come spesso accade, per dare visibilità alle aziende che investono e spendono tempo e denaro spesso solo per passione del ciclismo. Un video diventato virale, che ritrae l'assurda scena subita dai ragazzi della Padovani e che oggi è in mano ai Carabinieri di Dolcè che ne stanno lavorando le immagini per risalire all'auto e al suo possessore.

Petacchi: "Quando è arrivata la notizia ho stentato a crederci. Ora tutto è in mano ai Carabinieri"

A raccontare quei momenti, spaventosi e assurdi, è proprio Alessandro Petacchi oggi team manager della SC Padovani che ha rielaborato quanto accaduto: "Difficile da credere quando mi è arrivata la notizia, talmente la cosa era assurda" ammette "AleJet" ai microfoni di BlbablaBike, podcast di TuttoBiciWeb. "Non c'era traffico, erano stati fatti due gruppi tra i 14 corridori per evitare proprio questo tipo di problemi. Poi, una BMW nera ha sorpassato uno dei due gruppetti, ha rallentato e chi guidava ha sparato verso il gruppo, fortunatamente a salve. C'era una troupe che stava facendo delle riprese per riprendere i materiali e la cosa è andata online ed è diventata virale".

"Ci hanno sparato", poi la fuga dell'auto: "Nessuno aveva realizzato subito cosa fosse accaduto"

Così inizia il viaggio allucinante dei ragazzi (si tratta di atleti tra i 19 e i 22 anni) che hanno visto trasformarsi un normale allenamento in una tragedia sfiorata: "I ragazzi sono andati subito dietro all'ammiraglia e hanno gridato: ‘vagli dietro, ci hanno sparato!'. Ovviamente non si è realizzato subito la gravità del gesto e intanto la macchina si è allontanata. Non si riusciva a capire la gravità della situazione, talmente assurda e incomprensibile. Poi grazie alla società e al suo intervento diretto è stata esposta denuncia e sono stati informati i Carabinieri di Dolcè" continua Petacchi. "Ora attraverso le telecamere riusciranno a risalire alla targa e a provvedere a fermare una persona evidentemente squilibrata perché compiere un gesto del genere mi spiace ma non posso pensare che sia stato uno a posto".

Petacchi: "Non importa se fosse una pistola falsa o vera, i colpi d'arma ci sono stati"

Una follia di fronte alla quale lo stesso Petacchi non si capacita: "Tra l'altro conosciamo benissimo le strade e avevano scelto le strade meno trafficate e come si vede nel video di fatto non c'era nessuno, per permettere ai ragazzi di essere tranquilli. Tutti hanno sentito gli spari e i primi due della fila hanno avuto l'istinto di abbassarsi: fortunatamente non andavano fortissimo e fisicamente non è successo nulla, ma lo spavento è stato enorme. A volte capita di avere diverbi con automobilisti ma vedere il finestrino abbassarsi e spuntare una pistola, è totalmente fuori da ogni logica. Poi capire se fosse vera o falsa poco importa: il gesto e i colpi d'arma da fuoco ci sono stati. Mai accaduta una cosa del genere nemmeno da ragazzo" conclude amaro Petacchi. "Chiaramente ho avuto qualche diverbio, qualcuno che ti sorpassa e poi inchioda per darti fastidio, ci sta ma arrivare a questo punto non è mai accaduto. Siamo a livelli assurdi".

Alessandro Petacchi e il Giro d’Italia: 22 tappe vinte in totale e il record moderno di 9 tappe in un’unica edizione, 2004
Alessandro Petacchi e il Giro d’Italia: 22 tappe vinte in totale e il record moderno di 9 tappe in un’unica edizione, 2004

Il sostegno della Federciclismo: "Nostri legali a disposizione, costituiti parte civile"

Il sostegno verso la SC Padovani e i suoi tesserati è arrivato anche da parte degli organi federali del ciclismo, con un comunicato stampa ufficiale. "La Federazione Ciclistica Italiana, avuto notizia del grave episodio che ha coinvolto un gruppo di giovani atleti della SC Padovani Polo Cherry Bank mentre si allenavano sulle strade della Val D’Adige, ha comunicato alla Società di mettere a sua disposizione l’assistenza dei legali della Federazione per ogni più opportuna azione che la Padovani ed i ciclisti coinvolti intendano proporre nei confronti dei responsabili del grave fatto", si legge nella nota. "La stessa Federazione ha deciso di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che si instaurerà a seguito dell’individuazione dei colpevoli del grave gesto che, allo stato, appare diretto a colpire l’intero movimento ciclistico". 

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