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Norsgaard contro l’ex compagno Lazkano squalificato per doping: “Se c’è puzza, a volte è proprio m…”

Mathias Norsgaard, oggi alla Lidl-Trek, ricorda il periodo alla Movistar condiviso con Oier Lazkano, squalificato per doping proprio per irregolarità in quel periodo: “Io spero sempre nel meglio delle persone ma al Delfinato l’odore era troppo forte…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Oier Lazkano con la maglia Red Bull, prima del licenziamento per doping
Oier Lazkano con la maglia Red Bull, prima del licenziamento per doping

Mathias Norsgaard non ha perdonato Oier Lazkano di aver truffato il mondo del ciclismo: per tre stagioni consecutive, dal 2022 al 2024 sono stati compagni nella Movistar Team, lo stesso periodo per cui oggi lo spagnolo è stato squalificato dall'UCI in una inchiesta gestita dall'International Testing Agency (ITA), per reiterate irregolarità sul passaporto biologico: "Dopo una stagione positiva, al Delfinato c'è stato il boom… mi spiace ma se lo merita: a volte se c'è puzza di m… si tratta di m…".

Lazkano squalificato e licenziato: gli illeciti quando era compagno di Norsgaard

Il periodo "incriminato" è quello relativo alla presenza di entrambi i corridori nella Movistar, Team World Tour spagnolo in cui hanno condiviso la maglia per tre anni. E che è coinciso anche con le migliori stagioni dello spagnolo Oier Lazkano grazie alle quali aveva anche strappato un ingaggio migliore alla Red Bull BORA-hansgrohe la nuova squadra di Remco Evenepoel. Peccato che quasi in contemporanea si era aperta anche l'indagine per doping che ha portato prima alla squalifica di Lazkano da parte dell'UCI e poi al licenziamento dalla stessa Red Bull che ha preso subito le distanze dalla situazione.

Il campione spagnolo Oier Lazkano ai tempi della Movistar (2022–2024)
Il campione spagnolo Oier Lazkano ai tempi della Movistar (2022–2024)

Norsgaard ricorda Lazkano alla Movistar: "Un tipo strano… passava le sere a tracannare vino con lo chef"

Di fronte a tutto ciò, Mathias Norsgaard, a sua volta passato nel frattempo alla Lidl-Trek, ha voluto ritornare sull'argomento condannando l'ex compagno di squadra con cui non aveva mai stretto un rapporto che non andasse alla semplice convivenza: "Era un tipo strano, misterioso… si comportava in modo particolare come se corresse da solo" ha raccontato al quotidiano danese Feltet. "Molto intelligente, impegnato politicamente ma anche un po' pazzo. Certe sere le passava in compagnia dello chef in cucina, a tracannare vino. Non ho mai legato, di certo non posso considerarlo un amico".

Lo sfogo di Norsgaard contro Lazkano e l'antidoping: "Che sistema è se ci mette 2 anni a scovare i truffatori?"

Ma il fastidio di Norsgaard va ben oltre la semplice mancanza di feeling: "Mi spiace… ma a volte se puzza di merda, si tratta di merda" continua riferendosi a Lazkano. "E al Delfinato ce n'era davvero troppa… Io spero sempre nel meglio delle persone ma quella volta l'odore era forte…" ha poi ribadito ricordando le prestazioni dell'ex compagno che, su 3 tappe arrivò tra i primi 5 chiudendo con un sorprendente nono posto finale in classifica generale, quasi dal nulla. "Ciò che mi dà più fastidio però" ha poi concluso Norsgaard, "è che ci sia voluto così tanto tempo per scoprirlo… ma che sistema è se davanti a inspiegabili irregolarità ci si impiega due anni a prendere una decisione? Anche alla Movistar c'erano dei medici, come mai non hanno fatto o scoperto nulla?"

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