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L’ex moglie di Cipollini racconta l’inferno: “Mi giurava che era cambiato, io volevo crederci”

La testimonianza di Sabrina Landucci sulle violenze subite dall’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini è da brividi: “Ero innamorata di quest’uomo e, sbagliando, sopportavo tradimenti, soprusi e violenze. Ci sono stati più episodi, terribili, sono fuggita da casa con le figlie più di una volta”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ieri Mario Cipollini è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Lucca a 3 anni di reclusione per lesioni e minacce all'ex moglie Sabrina Landucci e per minacce al suo attuale compagno Silvio Giusti. La sentenza ha anche stabilito che l'ex campione del mondo di ciclismo debba pagare un risarcimento di 80mila euro alla donna e di 5mila euro a Giusti.

Un verdetto molto pesante, che è conseguenza delle accuse gravissime – accertate in sede giudiziale – fatte dall'ex moglie al ‘Re Leone'. Fu nel 2017 che Sabrina Landucci, sorella del vice di Allegri alla Juve, trovò il coraggio di denunciare l'allora marito per "atti lesivi di integrità fisica e psichica", nonché per "pugni, schiaffi, calci" e "minacce di morte". Comportamenti sempre negati dal 55enne corridore toscano e che tuttavia dopo 5 anni di processo si sono tradotti in una sentenza che è una mazzata e che va addirittura oltre le istanze del pubblico ministero, che aveva chiesto per Cipollini 2 anni e 6 mesi di carcere.

Mario Cipollini è stato campione del mondo di ciclismo nel 2002
Mario Cipollini è stato campione del mondo di ciclismo nel 2002

La testimonianza della Landucci è da brividi e assomiglia a moltissime storie simili di donne che hanno atteso tanto, troppo tempo per far emergere le violenze subite: "Il mio consiglio è di denunciare subito, invece di aspettare anni come ho fatto io sbagliando – dice al Corriere della Sera – Quando la violenza entra in famiglia ogni speranza è persa. E allora una moglie deve chiedersi se è ancora una donna libera o la paura la sta rendendo schiava".

L'ex moglie di Cipollini racconta cosa ha dovuto patire, le sue parole descrivono un vero e proprio inferno trascinatosi per parecchio tempo: "Sono stati anni difficili e di paura. Avevo l'assoluta volontà di portare avanti il matrimonio. Ero innamorata di quest'uomo e, sbagliando, sopportavo tradimenti, soprusi e violenze. Mi chiedeva scusa, mi giurava che era cambiato. E io volevo crederci ad ogni costo. Non ero una donna libera. Ci sono stati più episodi, terribili, sono fuggita da casa con le figlie più di una volta. Ma ho sempre tentato di riallacciare un rapporto che ormai era irrecuperabile. Poi ho capito che non c'era più niente da fare e nel 2012 mi sono separata".

Sabrina Landucci ieri in tribunale a Lucca
Sabrina Landucci ieri in tribunale a Lucca

Non solo atti di violenza, ma anche tradimenti: "Ce ne sono stati molti – spiega la Landucci – e sono stati anch'esse violenze. Non solo fisiche, perché quando gli chiedevo conto di che cosa aveva combinato lui mi picchiava, ma anche psicologiche. Sono stata denigrata, trattata come un oggetto, insultata davanti ai miei familiari. L'uomo che avevo conosciuto si era trasformato, non era più lui. L'amore era morto, per sempre".

Sabrina ha avuto due figlie dall'ex ciclista lucchese, Rachele e Lucrezia, ed è per loro che ha esitato così tanto prima di denunciare Cipollini: "Non volevo provocare loro dolore. Sbagliavo: quando nella famiglia entra la violenza bisogna interrompere ogni rapporto e denunciare. E poi non volevo rovinargli la carriera ed è anche per questo che non l'ho denunciato subito. Io un simbolo? No, sono soltanto una donna che ha combattuto. Però spero che la mia tristissima esperienza possa aiutare la causa delle donne maltrattate, offese, trattate come oggetti. È stata una battaglia difficile, faticosa, pericolosa. Sono stata colpevolizzata. Quando si denuncia serve un coraggio che duri a lungo".

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