L’assurdo incidente di Vingegaard, cade dopo il traguardo per colpa di un fotografo: “Maledetto idiota”

Dopo lo straordinario spettacolo che Jonas Vingegaard ha regalato nei 21 chilometri conclusivi di tappa sul Mont Ventoux, chiamando ripetutamente a duello e sfidando a viso aperto Tadej Pogacar, il capitano della Visma è stato vittima di un curioso quanto pericoloso contrattempo subito dopo il traguardo. Stremato all'arrivo è finito improvvisamente a terra come lui stesso a denunciato subito dopo la gara, lamentando un fastidio alla spalla, per colpa di un maldestro fotografo: "Non so cosa stesse facendo, mi è corso incontro poi si è piantato di fronte, maledetto idiota… e sono caduto".
Il racconto di Vingegaard: "Mi son ritrovato per terra per colpa di un fotografo"
Nulla di grave, ma pur sempre una botta che dà fastidio, alla spalla: Vingegaard l'ha dovuta subire nel modo più rocambolesco e imprevedibile, dopo un'estenuante tappa alpina e un forcing in apnea quasi totale per oltre 20 chilometri, pedalati mai come nessuno prima sul Monte Calvo. Tutto bene, con il testa a testa straordinario con Pogacar, poi il fastidio proprio quando meno te lo aspetti, dopo il traguardo quando tensione, forze e lucidità vengono meno. E ti ritrovi per terra: "Colpa di un fotografo. Mi è apparso improvvisamente davanti correndo poi mi si è piantato davanti e sì… sono caduto a terra. Non lo so cosa stesse facendo ma chi è in zona arrivo dovrebbe essere molto più attento".
Pogacar conferma l'incidente di Vingegaard: "È stato spinto a terra"
Anche Tadej Pogačar, in maglia gialla, a fine tappa è tornato sull'assurdo contrattempo di Vingegaard al traguardo. Il campione sloveno, sempre più maglia gialla del Tour ha dichiarato nelle sue interviste di non essersi accorto personalmente dell'incidente ma ha avuto conferme al riguardo: "Non l'ho visto personalmente, ma il nostro addetto stampa ha detto che è stato spinto a terra da un fotografo. Quando poi Jonas è venuto a congratularsi con me non ha detto alcunché su quanto accaduto, non credo si sia fatto male".
La sfida infinita di Vingegaard: "Non mollerò fino alla fine, Pogacar lo sa"
Nulla di grave, Jonas Vingegaard non cancella quanto di buono fatto fino ad oggi in un Tour dove è rimasto l'unica reale alternativa alla supremazia di Pogacar. Anche il finale ha confermato che le crisi sono passate, i progressi sono arrivati e non è ancora detta l'ultima parola prima di Parigi: "Mi sentivo veramente bene oggi, sono felice di questo e di quello che siamo riusciti a fare con la squadra. Non ho guadagnato tempo? Una grande motivazione però sì, quella l’ho guadagnata" ha sottolineato ricordando di non aver perso nulla di fronte a Pogacar.
"La squadra ha fatto davvero qualcosa di fantastico oggi, ognuno di noi ha dato tutto quello che aveva. Pogacar mi ha seguito ogni volta che ho provato ad attaccare, e poi però io sono riuscito a seguirlo quando ha attaccato lui. Non ho visto nessuna debolezza in Tadej oggi, però mi dà comunque motivazione e continuerò a provarci fino alla fine"