Israel-Premier Tech costretta a cambiare nome: “Cancellate la parola Israele da tutto”

IPT, sarà identificata solo con questa sigla la Israel-Premier Tech in occasione delle prossime gare di ciclismo previste in Canada. Sia al Gran Premio del Quebec di oggi sia a quello di Montreal (domenica) il team sarà in lista solo con l'acronimo. L'esperienza della Vuelta ha fatto da monito e suggerito questa forma di estrema cautela per evitare disordini, casi aggressione a ciclisti o, addirittura, incidenti che mettono a repentaglio la sicurezza dei corridori e del pubblico. La squadra ha ceduto alle pressioni e acconsentito che la propria dicitura fosse abbreviata.
Il Team sarà in gara solo con un acronimo
A spiegare cosa è successo è stato il direttore generale delle due classiche in calendario, Joseph Limare: IPT compare già nelle liste di partenza dei due appuntamenti ma non si è trattata di un'imposizione vera e propria perché "è stata la squadra stessa a richiedere la modifica". Basterà questa scelta per placare l'ondata di proteste, anche plateali, che hanno scandito gli ultimi giorni sulle strade spagnole? "Ci è stato chiesto di eliminare la parola Israele da tutto ciò che era possibile", ha aggiunto il manager che cura l'organizzazione delle due tappe del World Tour.

Contesto ambientale difficile anche in Canada dopo la Vuelta
La squadra utilizzerà la stessa divisa "monogram", con cui ha percorso la seconda parte della Vuelta in Spagna e senza alcun riferimento al Pese ebraico. Ironia della sorte, nel "plotoncino" di ciclisti figurano due canadesi, Guillaume Boivin e Hugo Houle, che loro malgrado dovranno affrontare una situazione ambientale difficile. L'emittente nazionale canadese CBC ha addirittura diffuso la notizia di gruppi di attivisti e manifestanti per i diritti umani pronti a citare in giudizio i vertici delle due corse. Un'azione clamorosa e non sarà l'unico visto lo scenario che si ripropone: i sostenitori ProPal hanno in animo di invadere le strade per protestare ai bordi della carreggiata.