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Giro d'Italia 2025

Giulio Pellizzari si schianta al traguardo: ha rischiato di compromettere il Giro nel modo peggiore

Il brivido più grande nella deludente tappa alpina verso Champoluc lo ha regalato Giulio Pellizzari quando, sull’ultima curva prima dell’arrivo, è andato a sbattere contro transenne e cartelli pubblicitari. Una disattenzione con cui ha rischiato di concludere nel modo peggiore un Giro fin qui corso benissimo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'unico brivido di giornata nella tappa alpina che portava a Champoluc è arrivato a circa 30 metri dal traguardo, sull'ultima curva di un traguardo che ha visto trionfare Prodhomme ma anche giungere in totale tranquillità un Del Toro sempre più in rosa. A darlo a tutti è stato Giulio Pellizzari che, sull'ultima curva, si è andato a schiantare tra cartelloni pubblicitari e transenne perdendo il controllo della bici prima dell'affondo conclusivo. Per il giovane neo capitano della Red Bull Bora, dopo il ritiro di Roglic, un episodio in cui ha rischiato di porre fine al proprio Giro nel modo peggiore.

La caduta di Pellizzari: cos'è accaduto al traguardo

Giulio Pellizzari è caduto malamente all’ultima curva della 19a tappa del Giro d’Italia, in modo maldestro, vittima di una disattenzione che poteva diventare fatale ai fini della classifica generale. Il neo capitano della Red Bull-BORA-hansgrohe, che si è preso i galloni dopo l'amaro e triste ritiro di Roglic a seguito delle troppe cadute, è entrato troppo velocemente nel cambio di direzione che dava sul brevissimo rettilineo verso Champoluc: nel tentativo di prendere una posizione migliore in vista dello sprint per il quarto posto nel gruppetto dei migliori in classifica, ha frenato troppo tardi, perdendo aderenza e finendo gambe all'aria, non prima di aver violentemente impattato sulle transenne. Rialzatosi, è arrivato dolorante al traguardo.

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Il Giro di Pellizzari, da gregario di Roglic a capitano Red Bull Bora

Il 21enne marchigiano ha subito una botta sulla spalla destra con cui è andato a sbattere sui cartelloni: un impatto leggero ma le cui conseguenze potevano risultare determinanti per mettere fine nel modo peggiore il suo Giro, fin qui corso da talento. Accreditato del tempo del gruppetto di cui faceva parte prima dell’incidente, insieme agli altri uomini di classifica, come Damiano Caruso e Simon Yates, a 24” da Richard Carapaz e Isaac Del Toro, non ha perso tempo prezioso. Dovrebbe ripresentarsi senza alcun problema al via della tappa di sabato, con le Finestre che diranno quanto di buono c'è ancora nelle gambe della giovane speranza del ciclismo azzurro.

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