21 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Giro d'Italia 2023

Fratture multiple per Landa: si ritira dal Giro che perde anche Sivakov e Dombrowski

Tutti e tre i ciclisti hanno pagato a carissimo prezzo le cadute nella quinta tappa (tra Modena e Cattolica) nei chilometri finali. Lo spagnolo ha avuto la peggio: fratture multiple costali e della clavicola. Dombrowski – che aveva investito Landa – ha accusato prima della 6a tappa ancora vertigini e mancanza di equilibrio. Per Sivakov, problema alla spalla.
A cura di Alessio Pediglieri
21 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il Giro d'Italia inizia a mietere le proprie vittime, lungo il tracciato delle prime tappe. Nella quinta frazione tra Modena e Cattolica gli ultimi 20 chilometri sono risultati fatali per tre protagonisti: Pavel Sivakov, Mikel Landa e Joe Dombrowski. Tutti non si sono presentati al via questa mattina per la settima tappa dalle Grotte di Fracassi ad Ascoli Piceno. Colpa delle distrazioni ma anche di un tracciato che non è esente da polemiche, i tre ciclisti hanno riportato diversi traumi dovendo abbandonare il Giro anzitempo. Soprattutto per il leader della Baharain Victorius ha registrato i problemi peggiori, coinvolto nella più brutta caduta di giornata.

Landa è stato letteralmente investito mentre al centro del gruppo stava prendendo posizione. ‘Colpa' di Dombrowski che si è accorto all'ultimo secondo di una segnalazione per spartitraffico: il ciclista americano ha sterzato bruscamente, colpendo in pieno un addetto alla sicurezza per poi franare impietosamente su Landa. Il ciclista spagnolo, che avrebbe potuto fare la differenza nelle tappe di montagna è rimasto sempre a terra non riuscendo ad alzarsi, fino all'arrivo dei lettighieri e dell'ambulanza.

Per lui, una diagnosi che non ha lasciato scampo: frattura della clavicola e diverse fratture costali sul fianco sinistro. Fortunatamente è rimasto sempre cosciente sia subito dopo l'impatto sia al momento dei soccorsi e del trasporto in Ospedale a Riccione. Per lui il Giro inizia ancor prima di incominciare visto che era uno dei favoriti per le posizioni di testa in classifica generale

L'americano della UAE Team Emirates, Joe Dombrowski ha invece finito la tappa arrivando dolorante a Cattolica ma in condizioni critiche. Anche lui dolorante, soprattutto per un colpo alla testa è stato immediatamente ricoverato per ulteriori accertamenti che hanno comunque escluso complicazioni ulteriori. Il suo ritiro è arrivato però questa mattina all'ultimo test neurologico cui è stato sottoposto dai medici del suo team, non superandolo. Segnato al viso da evidenti ematomi riportati in caduta, Dombrowski ha accusato nuovi giramenti di testa e mancanza di equilibrio che lo hanno così obbligato al ritiro anticipato e a nuovi controlli.

Stessa sorte per il russo Pavel Sivakov che però è caduto più per una propria disattenzione che per un pericolo stradale: a 19 chilometri dal traguardo, quando il gruppo ha improvvisamente rallentato per lo stringersi della carreggiata, il ciclista della Ineos Grenadiers ha urtato contro un compagno di squadra franando sul marciapiede. Una brutta botta che lo ha costretto a concludere la tappa lontanissimo dal gruppo e dolorante, fino alla decisione di ritirarsi dal Giro.

Una notizia poi confermata dalla stessa Ineos che via social ha spiegato il motivo della decisione: "un infortunio alla spalla" che non gli ha permesso di continuare. Un colpo bassissimo per il Team Ineos che ha in Egan Bernal il proprio uomo di punta ma che in Sivakov vedeva il co-capitano e l'eventuale elemento in più di classifica per scardinare equilibri e i gradi in corsa, come alternativa allo scalatore colombiano.

21 CONDIVISIONI
141 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views