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Evenepoel marziano, Pogacar doppiato e umiliato: crono spaziale del belga ai Mondiali di ciclismo

Remco Evenepoel straripante nella prova a cronometro mondiale a Kigali: il belga conquista la medaglia d’oro con una prova straordinaria, umiliando Tadej Pogacar che è stato doppiato e fuori dal podio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Remco Evenepoel lo aveva promesso: "non sono mai stato in questa condizione per tutta la stagione". Ed è stato di parola: la medaglia d'oro nella prova a cronometro ha fatto il marziano, andandosi a prendere una vittoria straordinaria con una prestazione enorme in cui doppia Tadej Pogacar – scattato una posizione prima al via con ben 2'30" di vantaggio – durante la corsa. Per il belga è la clamorosa terza conferma iridata: già completamente colorato d'oro Evenepoel si prende anche quello di Kigali, nel primo storico mondiale africano. Per Pogacar, che puntava alla doppietta con la prova in linea, una sconfitta che sa di pesantissima umiliazione, finendo fuori dal podio. Sul podio anche un ottimo Jay Vine, argento per la doppietta belga.

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Evenepoel subito al doppio di Pogacar alla crono mondiale: Remco è impressionante

Il miglior intertempo è quello di Remco Evenepoel che si mangia la crono con un parziale impressionante: oltre 44 secondi di vantaggio su Isaac Del Toro con Tadej Pogacar che taglia in terza posizione, quasi a un minuito di distanza dopo solo 8 chilometri. Del Toro poi crolla alla distanza, terzo al 2° intermedio di quasi metà gara. Per Pogacar la crono è diventata ad inseguimento, dovendo rivedere tattica e gestione dello sforzo di fronte alla performance di Evenepoel, che non demorde nemmeno nella seconda parte della gara mondiale.

Pogacar cala, pagando tantissimo: 1 minuto e 42 secondi su uno straripante Evenepoel che mostra i muscoli e una forza incredibile, andandosi a prendere una medaglia d'oro straordinaria in una cronometro difficilissima e dura. Tanto che nel durissimo finale, il belga ha anche messo nel mirino il campione sloveno, crollato sul filo dell'umiliazione pur essendo partito ben 2 minuti e mezzo prima. Con il doppiaggio finale che sa di disfatta per lo sloveno.

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La cronometro degli italiani, Sobrero: "Clima e percorso duri, mai trovato il feeling"

Agrodolce la cronometro di Kigali per i colori azzurri che in questa prova non avevano grandi chance di protagonismo. In due chiamati al via, in due arrivati senza infamia e gloria. Matteo Sobrero si è comportato meglio, chiudendo la propria prova fermando il cronometro a 52:23:34. "Una cronometro dalle situazioni atmosferiche e il percorso è bella impegnativa. Ho provato a dare il meglio ma non ho trovato il feeling, con un ritmo mai al limite ma sempre alla ricerca di un tempo che non è arrivato. Le prime due salite sono il punto chiave perché se spendi troppo lì, poi la paghi nell'ultimo strappo con un pavé sconnesso. Nel finale ballano i minuti: se ne hai puoi prenderti anche 60 secondi, ma se cedi perdi 30 secondi come nulla". Anche per Mattia Cattaneo, una crono negativa, con un finale in calando che non gli ha permesso di stare nella Top10.

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