Dopo 10 anni di vuoto assoluto, un nuovo Team World Tour tutto italiano alle porte: “Ipotesi concreta”

L'Italia può tornare ad avere un Team World Tour nel ciclismo professionistico che conta. Una notizia che fa ben sperare tutti gli appassionati e tifosi e che ben si colloca nella sequenza di eventi che stanno dando segnali più che positivi al movimento azzurro oramai orfano di grandi sponsor che investono ai massimi livelli e che vive di exploit sporadici dei talenti che da sempre coltiviamo sui pedali. Nessuna indiscrezione, fuga di notizie su eventuali impegni finanziari di sponsor, ma la certezza arriva dal presidente della Lega Ciclismo Professionisti, Roberto Pella: "Contatti avanzi, ipotesi concreta a brevissima scadenza".
L'Italia si riaffaccia tra i World Tour del ciclismo, l'ultimo fu la Lampre: 10 anni fa
Rivedere una MercatoneUno o una Lampre, (prima con Polti poi con Merida), o una Carrera o ancora la Mapei. Questi sono i nomi dei Team World Tour che fan tremare i polsi e far rivivere l'epoca d'oro del ciclismo italiano prima del grande vuoto di sponsor e aziende del nostro Paese pronte a immettere soldi, passione, energie e lavoro investendo in una squadra professionista che possa competere ai massimi livelli. Son passati 10 anni dall'ultima squadra italiana che si è vista avere lo status di World Tour è stata la Lampre-Merida: chiuse i battenti alla fine della stagione 2016, con la licenza che poi passò nelle mani dell'attuale super team di Tadej Pogacar, la UAE Emirates.

Un Team World Tour alle porte: "Ipotesi concreta, contatti di primissimo livello"
Un'azienda statale come molti si augurano? Oppure solamente grandi investitori che tornano a credere nella rinascita del movimento italiano che deve ripartire sì dai talenti ma anche dagli investimenti, sulla scia di grandi famiglie storiche legate al ciclismo, come Bianchi o Molteni? Nulla è dato sapere ufficialmente ma che si stiano tessendo importanti accordi dietro le quinte è oramai un certezza, svelata da Roberto Pella, Presidente della Lega Ciclismo Professionisti: "Non voglio illudere nessuno e neanche venir meno a un dovere di riservatezza" ha spiegato alla Gazzetta, "ma posso dire che ci sono contatti di primissimo livello per sperare di poter raggiungere questo risultato in brevissimo tempo".

Come può nascere un Team World Tour tutto italiano: il caso NSN Cycling
Attualmente la realtà italiana è data dall'impegno di società che hanno permesso la presenza di tre Professional Team grazie al lavoro di VF Bardiani 7 Saber, Polti VisitMalta e Toscana Nippo Rali che stanno impegnandosi a provare a tenere alto il valore anche aziendale e di sponsor del nostro Paese. Ma ora si pensa alla grande e solo il tempo dirà se da qui ai prossimi mesi accadrà qualcosa di simile come visto per la Israel PremierTech trasformatasi in NSN Cycling o per la Lidl-Trek che, nata americana, oggi è tedesca. Il passo da fare, infatti, è quello di trasferire una delle 18 licenze delle formazioni WorldTour attuali, che hanno una categoria garantita fino alla fine del 2028, e portarla in Italia. Sotto l'egida di un main sponsor tutto azzurro.