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Caos totale alla Vuelta femminile: la Visma al via con sole 5 atlete, alle altre mancavano le bici

La Vuelta femminile è iniziata nel peggiore dei modi, con una prova crono a squadre surreale e organizzazione in tilt. La Visma si è presentata al via con sole 5 atlete su 7: “Alcune cicliste hanno ricevuto le loro biciclette così tardi da non riuscire a partire in tempo”. Beffa nella beffa, la squadra ha iniziato la gara quando il cronometro era già scattato da 10 secondi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un totale disastro per la Vuelta Femminile che si sta correndo in Spagna con la crono a squadre che ha vissuto un momento imbarazzante in diretta televisiva nel momento in cui alla partenza si è presentata la Visma | Lease a Bike. Con solo cinque atlete al via, invece delle solite sette, con l'ultima delle due assenti che ha dovuto scattare dalla corsia di servizio con le colleghe già in tragitto. Il motivo? Le bici sono state consegnate all'ultimo a causa di una pessima organizzazione, andata in tilt. Il team ha poi presentato ufficiale reclamo e la giuria ha deciso di multare la Movistar, che ha causato il problema di fronte al quale però proprio l'organizzazione non ha saputo porre rimedio alcuno.

Caos alla partenza, la Visma con solo 5 atlete e partenza con 10 secondi di ritardo

Di fronte alla classica partenza con i propri atleti schierati in linea per la crono a squadre, in molti si sono chiesti cosa stesse succedendo al team di Marianne Vos e Pauline Ferrand-Prévot al via per la crono squadre che domenica ha dato il via alla Vuelta Femminile: mancavano due cicliste all'appello, la prima giunta poco dopo la partenza delle compagne, la seconda costretta a imboccare il percorso dalla strada di servizio riservata alle ammiraglie. Alla fine, senza alcun countdown ufficiale, la Visma è di fatto partita con il cronometro che segnava già 10 secondi e non è stata una bella prova visto che poi è giunta solo decima al traguardo. Ma quanto accaduto alla partenza è stato oggetto di una formale protesta nei confronti di una organizzazione a dir poco approssimativa che non ha saputo gestire l'arrivo delle varie squadre nei tempi prefissati.

La rabbia della Visma: "Ma cosa stava facendo la giuria, dormiva?"

La colpa dell'imbarazzante scena è stata del team Movistar che si è presentato a soli 15 minuti prima della partenza, davanti ai commissari per il controllo delle bici. Una situazione che ha innescato un assurdo effetto domino e ha causato una serie di ritardi, fino al disastro al momento della partenza della Visma, con l'organizzazione incapace di gestire il tutto semplicemente dando più tempo alle squadre: "La giuria dormiva mentre controllava le nostre bici?" è stato l'immediato sfogo di  Pauline Ferrand-Prévot, ciclista Visma. "Eravamo in anticipo di venti minuti per il controllo bici, eppure due di noi non sono riusciti ad arrivare in tempo. Tanta fatica e preparazione per niente. Come può l'organizzazione di un Grande Giro essere così dilettantesca?"

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La protesta della Visma: "Due cicliste hanno ricevuto biciclette così tardi da non poter partire"

Una domanda che la stessa Visma ha girato all'organizzazione con una formale protesta: "Sebbene le atlete siano arrivate in tempo per il controllo obbligatorio della bici prima della cronometro a squadre, si sono verificati ritardi a causa dell'arrivo in ritardo di un'altra squadra. Inoltre, il controllo è stato inizialmente effettuato da un solo addetto, allungando ulteriormente i tempi di attesa. In seguito è stato schierato un secondo ispettore, ma non abbiamo potuto beneficiare di questa cosa. Di conseguenza, alcune cicliste hanno ricevuto le loro biciclette così tardi da non riuscire a partire in tempo. Il team Visma | Lease a Bike Women presenterà un reclamo formale alla direzione dell'UCI".

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