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Tour de France 2025

Caduta di Pogacar, al Tour via radio è diffuso subito un ordine: la regola non scritta del gruppo

Nel finale della Tolosa-Tolosa, 11a tappa del Tour de France, Tadej Pogacar è stato protagonista di una rovinosa caduta. Di fronte a quanto accaduto al campione sloveno, però, tutti gli avversari non ne hanno approfittato facendo scattare la regola non scritta del fair-play in gara. Ricevendo anche i ringraziamenti del capitano UAE uscito malconcio e ammaccato: ora resta da capire le reali conseguenze in vista delle montagne.
A cura di Alessio Pediglieri
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La seconda settimana del Tour de France è iniziata con la caduta di Tadej Pogacar. Nulla di grave, almeno vedendo la reazione immediata del campione sloveno, risalito subito in sella, ma che ha caratterizzato il finale della tappa con arrivo a Tolosa, la numero 11. Un incidente fortuito mentre era in gruppo con i migliori, la maglia gialla Haely e gli avversari di sempre, Vingegaard ed Evenepoel. Ma di fronte all'imprevisto è scattata la regola non scritta del fair-play: nessuno ne ha approfittato, senza scattare o aumentando il ritmo ma permettendo a Pogacar di rientrare. "Rispetto per tutti, rispetto per il gruppo, grazie a tutti" ha subito risposto via radio il campione sloveno.

Pogacar cade, si rialza e ringrazia gli avversari: "Massimo rispetto per tutti"

Mentre la tappa si volge al termine, il "gruppo maglia gialla" prosegue compatto verso l'arrivo di Tolosa, gestendo il distacco della fuga che non impensierisce nessuno della classifica generale. Generale calma, fino all'imprevedibile incidente, con Pogacar che finisce a terra, sbattendo violentemente il fianco sinistro e fermandosi a ridosso di un marciapiede. Attimi di paura e panico per le sorti dello sloveno, gran favorito alla vittoria finale. Immediatamente Pogacar si rialza in piedi,  pensa a rimettere in sesto la propria bicicletta, aggiusta la catena nel deragliatore e riparte pedalando aiutato da un addetto alla polizia che segue la corsa. Avvisando il suo Team, la UAE Emirates che è tutto a posto: "Tutto bene, tutto bene". Per poi evidenziare ciò di cui si è accorto subito: nessuno ha approfittato del suo contrattempo. "Massimo rispetto" ha detto via radio, "massimo rispetto per tutti, per il gruppo. Davvero, grazie".

Perché Vingegaard, Evenepoel e gli altri non ne hanno approfittato: "Quando cade qualcuno, non scattiamo"

Poco prima che Pogacar ritornasse regolarmente con gli altri corridori, alla notizia della sua caduta era scattato un segnale ben preciso che si è diffuso tra i corridori e ribadito via radio: "Di fronte ad un incidente di un altro, noi non scattiamo. Ripeto, nessuno scatta". Una regola di assoluto fair play tra quelle che imperano nel ciclismo e che se anche non scritte in nessun manuale o prontuario, è più sacra di ogni altra. Un gesto di totale sportività, innescatosi spontaneamente e poi ribadito pubblicamente, a sottolineare la correttezza estrema che vi è tra i ciclisti, anche tra coloro che si giocano vittorie che valgono una carriera intera.

Cos'è accaduto nel finale di tappa: Pogacar urta Johannessen, la caduta è inevitabile

La caduta di Pogacar è avvenuta nel modo più accidentale possibile: mentre lo stradone curvava leggermente a destra, lo sloveno è andato a toccare la propria anteriore con la posteriore di Halland Johannessen della Uno-X Mobility come si evince perfettamente dall'inquadratura dall'elicottero. Un contatto banale e totalmente fortuito che ha fatto però balzare di sella Pogacar. Un evento che la UAE ha seguito in diretta, presso la linea del traguardo di Tolosa dove era presente anche il direttore sportivo Mauro Gianetti che ha seguito secondo dopo secondo quanto accaduto con evidente apprensione.

L'apprensione del ds UAE Gianetti, poi rassicura tutti: "Solo un grande spavento"

Lo stesso dirigente UAE Emirates ha poi cercato di rassicurare tutti sulle condizioni di Pogacar: "Un grande spavento" ha sottolineato Gianetti, "solo un grande spavento e la rabbia e il fastidio di avere subito delle abrasioni, ma sta bene. A parete questo, volevo ancora una volta sottolineare e ringraziare il comportamento degli altri ciclisti" ha concluso. "E' stato straordinario vedere come nessuno se ne sia approfittato ed è una cosa che voglio evidenziare, perché fa parte del ciclismo e della sportività che anima questo mondo".

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