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Verratti: “L’arbitro mi ha detto ‘fottiti’. Se lo dico io mi squalificano per 10 giornate”

L’amarezza di Marco Verratti per l’eliminazione dalla semifinale di Champions League si mischia alla rabbia per l’atteggiamento dell’arbitro, Björn Kuipers, e per il linguaggio poco ortodosso utilizzato. “Ha dato cartellini a destra e sinistra, facile che ci si innervosisca. Si parla sempre di rispetto verso l’arbitro ma lui non ne ha avuto con noi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Delusione e rabbia. L'amarezza di Marco Verratti è duplice: il Paris Saint-Germain è stato sconfitto (2-0) dal Manchester City ed eliminato in semifinale; la direzione di gara dell'arbitro Björn Kuipers lo ha mandato su tutte le furie. A margine del match di Champions c'è spazio anche una coda polemica nei confronti del fischietto olandese che – secondo il centrocampista della Nazionale – ha avuto un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei giocatori francesi.

Ha dato cartellini a destra e sinistra, facile che ci si innervosisca – le parole di Verratti nell'intervista a Sky -. Poi l'espulsione di Angel Di Maria ci ha tagliato le gambe. Dell’arbitro l’unica cosa che mi dà fastidio è quando ti manda a fare in culo… mi ha detto ‘fuck you'. Se facessi io una cosa del genere credo che mi squalificherebbero per una decina di giornate.

Le prime proteste dei francesi ci sono state in occasione del presunto tocco di braccio di Zinchenko: il Psg chiedeva un rigore ma le immagini hanno mostrato come in realtà il calciatore del City abbia colpito la sfera con la spalla. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'espulsione di Di Maria: un cartellino rosso giusto, alla luce della reazione scomposta dell'argentino che, con la palla fuori dal campo, al momento della rimessa, ha rifilato un pestone a un avversario. In precedenza, il gol del raddoppio di Mahrez aveva tolto ogni speranza di rimonta alla squadra di Pochettino.

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Comunque il City ha meritato dovevamo fare meglio all’andata. Quando sei a un passo dalla finale pensi ad andare fino alla fine e per questo c’è tanta delusione, faccio fatica anche a trovare le parole.

Cosa è mancato al Psg? Nella gara di ritorno sicuramente ha pesato l'assenza di Mbappé, costretto a star fuori per un infortunio muscolare. Icardi, che ha preso il suo posto, è stato evanescente: 16 palloni toccai e nessun tiro in porta è il bilancio di un'ora di gioco senza sussulti. Il resto lo ha fatto la maggiore determinazione del City e la capacità di sfruttare al massimo tutte le occasioni.

Per fare l’ultimo e decisivo passo gli episodi contro le grandi squadre fanno la differenza – ha aggiunto Verratti -. Pochettino è arrivato da 5 mesi e c’è ancora tanto lavoro e possiamo ancora migliorare.

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