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“Vai a cercarti una squadra”: allenatore espulso per aver umiliato un suo giocatore

Un allenatore è stato espulso per aver insultato e umiliato un proprio giocatore seduto in panchina. Una storia incredibile che ha visto l’intervento provvidenziale dell’arbitro che all’interno del suo referto, a fine gara, si era appuntato tutto motivando la sua decisione evidenziando le parole del tecnico: “Vai a cercarti un’altra squadra”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un allenatore espulso per aver insultato e umiliato un proprio giocatore. Una storia che arriva dalla Spagna dove il tecnico dell'Estremadura, Manuel Mosquera, è stato espulso al 90′ della partita giocata contro il DUX Internacional de Madrid allo stadio Francisco de la Hera. L'Estremadura è attualmente relegato in zona retrocessione con soli 12 punti nella Primera Divisione RFEF spagnola, la terza serie e già per questo la tensione è alle stelle. L'episodio è stato riportato da ‘Marca' e in Spagna ha fatto discutere molto.

Durante la partita, Mosquera avrebbe chiesto a uno dei suoi giocatori di entrare in campo dalla panchina, ricevendo però il rifiuto da parte dello stesso. Un retroscena emerso solo grazie al referto ufficiale del direttore di gara che aveva infatti provveduto ad espellere l'allenatore. Queste le motivazioni dell'arbitro: "Rivolgendosi in panchina a un giocatore della sua squadra, nei seguenti termini: ‘Vai a cercare una squadra…', tenendolo per la maglia all'altezza del petto e scuotendolo, dovendo essere separato dal resto dello staff tecnico”.

La motivazione del gesto di Musa: mancato pagamento degli stipendi

Un episodio a dir poco negativo che ha visto l'arbitro prendere nettamente le distanze punendo l'atteggiamento antisportivo dell'allenatore. Il giocatore in questione è Musa , di cui il tecnico dell'Estremadura ha parlato nella conferenza stampa post partita: "Il mio atteggiamento nei confronti di Musa è stato aggressivo ma non l'ho insultato, penso che dobbiamo scendere in campo in modo diverso. Chiedo a tutti un minimo di impegno”. L'allenatore racconta la sua versione dei fatti dopo essere stato sollecitato a parlare dell'argomento:

"Ho visto che Musa non voleva giocare. Deve imparare , è anormale che io abbia fatto così ma le cose devono essere viste". Mosquera è chiaro e non prova alcun rimorso per quanto accaduto: "Non mi pento di quanto accaduto con Musa, avrei potuto fare diversamente, ma non me ne pento". La spiegazione del rifiuto di Musa di scendere in campo è strettamente collegata alla contestazione dei giocatori dell'Estremadura nei confronti della società in piena crisi economica. Il mancato pagamento degli ultimi stipendi ha portato i giocatori a minacciare la società di non scendere più in campo.

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