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“Usate la maglia gialla”: il Boca dà retta allo sciamano, spezzato l’incantesimo nel Superclásico

Dietro la scelta del Boca Juniors di non indossare la maglia tradizionale nel Superclásico ci sarebbe la profezia di uno sciamano.
A cura di Vito Lamorte
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Il Boca Juniors è tornato alla vittoria in un Superclásico in casa del River Plate dopo cinque anni grazie ad una rete di Sebastian Villa all'inizio del secondo tempo. Un'affermazione voluta, cercata e sofferta al Monumental per gli uomini di Seba Battaglia che hanno portato a casa 3 punti fondamentali per il loro percorso nella Copa de la Liga Profesional e hanno regalato una vittoria ai loro tifosi.

C'è una storia tra il sacro e il profano che riguarda questo match e si riferisce alla scelta della maglia per la sfida contro i Millonarios di Marcelo Gallardo. Per la prima volta nella sua storia il Boca non ha utilizzato la maglia tradizionale contro gli eterni rivali ma la terza camiseta presentata da Adidas per questa stagione che è tutta di colore giallo, in onore della Casa Amarilla che compie 30 anni.

In Argentina il quotidiano Olé alcuni giorni prima aveva fatto riferimento ad uno sciamano ("Nei corridoi qui si parla di uno sciamano") che avrebbe indicato espressamente al club di indossare quella casacca nel Superclasico riportando frasi come "Domenica usate la maglia gialla".

Chiaramente entriamo nel campo della mistica, che spesso accompagna il calcio argentino e dell'America Latina. Per diversi giorni il dibattito è stato sul fatto che questa scelta fosse stata operata per marketing o davvero c'era qualcos'altro sotto: gli Xeneizes avevano utilizzato sette giorni prima la maglia gialla contro l'Estudiantes per la prima volta e l'hanno riproposta dopo la richiesta fatta alla Lega, che è stata accettata immediatamente.

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Prima della vittoria di La Plata l'ambiente in casa Boca non era proprio tranquillo e alcuni hanno interpretato la scelta di riconfermare quella maglia come una voglia di continuità con il risultato positivo conseguito: per altri, invece, questa motivazione è un po' ballerina, soprattutto se la gara successiva è il Superclásico.

In merito alla vicenda si è espresso il vice presidente del club xeneise, Juan Roman Riquelme, che anche da calciatore si è sempre tenuto lontano da queste storie e ha cercato di spazzare via il discorso sulla profezia:"La maglia va indossata per più di una partita. L'abbiamo usata contro l'Estudiantes per la prima volta e i giocatori hanno chiesto di giocare di nuovo con questa. Non abbiamo avuto problema a concederla. I giocatori ce l'hanno chiesta ed eravamo in trasferta, per questo non ci sono stati problemi. Non c'è altro che questo. So che si è parlato molto di questa storia. A volte si vince e a volte no, ma non perché si indossa una maglietta o un'altra. Non ha molto senso".

Sempre sulla scelta della maglia l'ex numero 10 ha affermato: "Capisco che è quello di cui si deve parlare per tutta la settimana, ma i giocatori hanno chiesto all'allenatore di giocare con quella maglia ed è per questo che l'hanno fatto. Non c'è molto altro".

Si saprà mai la verità? Chiaramente no, ma anche questo fa parte del futbol argentino.

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