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Un intero campionato vuole comprare Leo Messi: sarà lui a decidere in quale squadra giocare

I club della MLS hanno deciso la strategia per portare Messi negli Stati Uniti: per l’argentino è stata proposta una formula mai vista prima.
A cura di Ada Cotugno
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Il sogno proibito della MLS è quello di ingaggiare Leo Messi: il capitano dell'Argentina Campione del Mondo è entrato nella lista dei desideri dell'Inter Miami, la squadra di David Beckham. E per avere la Pulce negli Stati Uniti sono pronti a ricoprirla d'oro, andando perfino contro le regole del campionato.

Don Garber, il dirigente che è a capo della lega americana, ha aperto al possibile arrivo di Messi anche al costo di adottare formule non ortodosse e mai proposte prima: "Se avremo l'opportunità di ingaggiarlo sarà fuori dai sentieri già battuti. Dovremo strutturare un accordo che lo compensi nel modo che lui e la sua famiglia si aspettano".

La più grande perplessità è legata al tetto salariare dell'Inter Miami: il club non ha margine per un nuovo ingresso e per uno stipendio così importante come quello che sarebbe destinato a Leo Messi. Sebbene ogni franchigia possa scegliere tre giocatori ai quali destinare ingaggi superiori al limite consentito dal regolamento (la cosiddetta Beckham rule), in Florida è già stato raggiunto il salary cap e sarebbe impossibile quindi accogliere l'argentino.

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Il budget per gli stipendi è una regola che fin qui è stata sempre mantenuta, anche se il tetto è in aumento ogni anno. C'è però una formula che potrebbe rappresentare una soluzione al problema: sei settimane fa tutte le squadre della MLS si sono incontrate per parlare di Messi, trovando un accordo per aggirare il regolamento.

Qualora Messi dovesse aprire a un clamoroso approdo negli Stati Uniti, ogni club parteciperà con una quota al pagamento del suo stipendio (che al momento non è stato reso noto). In questo modo l'ingaggio sarà spalmato sulle partecipanti al campionato e il giocatore potrà scegliere dove giocare in base alla destinazione preferita dalla sua famiglia. In pratica, il giocatore non firmerebbe per un solo club ma per l'intera MLS.

Sembra un controsenso, ma il principio che c'è alla base di questa decisione ha convinto all'unanimità tutte le squadre. Il pensiero di tutti è che Messi in MLS rappresenterebbe un punto di forza per l'intero campionato a livello di visibilità, sponsor e ingressi, più di quanto possa rappresentarlo per una singola squadra. Per il bene dell'intera lega tutti sono disposti a sacrificare una parte minima di budget.

E poi c'è un altro fattore da non sottovalutare, ossia i Mondiali che si terranno nel 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada: Messi in MLS diventerebbe il testimonial perfetto per il torneo, soprattutto dopo il trionfo con l'Argentina in Qatar.

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