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Caso scommesse nel calcio

Tonali e Zaniolo nel caso scommesse, la reazione di Spalletti: 5 minuti infiniti nello spogliatoio

Il caso Tonali e Zaniolo nel caso scommesse ha scosso l’ambiente della Nazionale Italiana. Il Ct Luciano Spalletti ha reagito chiamando a colloquio tutta la squadra in palestra senza nessun altro membro dello staff o della delegazione azzurra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Forze dell'ordine a Coverciano e l'incredulità sul volto della Nazionale Italiana e su quello del Ct Luciano Spalletti. L'interrogatorio a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo nell'ambito dell'inchiesta nel caso scommesse avviata dalla Procura di Torino e che già vede coinvolto tra gli indagati il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, apre nuovi inquietanti scenari in questa vicenda. Un pomeriggio surreale quello vissuto dall'Italia dopo i due nomi rivelati da Fabrizio Corona poco dopo le 16 nel corso dell'allenamento degli azzurri in vista del match contro Malta.

Una partita importante per la corsa alla qualificazione in vista dei prossimi Europei e che sarà seguita poi dal big match con l'Inghilterra a Wembley. Gare che avrebbero sicuramente visto in campo sia Tonali che Zaniolo che però hanno lasciato il ritiro della Nazionale a seguito dell'interrogatorio. Vicenda che ha travolto anche lo stesso Luciano Spalletti che nel tormentato pomeriggio di ieri a Coverciano si è trovato costretto a radunare tutto il gruppo. Da soli, chiusi in palestra, senza l'intrusione di nessun altro membro dello staff azzurro. Un vero faccia a faccia.

L'allenamento di Spalletti con l'Italia. Sullo sfondo anche Tonali e Zaniolo.
L'allenamento di Spalletti con l'Italia. Sullo sfondo anche Tonali e Zaniolo.

È il gesto di chi sa di dover essere parte integrante di un processo di coesione del gruppo. Spalletti ha il dovere, da Commissario Tecnico della Nazionale, di tenere alta la concentrazione provando a tenere fuori da questo caos generale tutto il resto del gruppo. "Solo io e voi" avrebbe detto a Coverciano lasciando fuori dalla palestra chiunque in quel momento stesse attorno al centro sportivo degli azzurri. Voleva un confronto, risposte, reazioni. Un gesto forte e da vero condottiero che sa di avere ora una responsabilità importante tra le mani in questo ennesimo momento delicato. Sono stati cinque minuti, ma lunghissimi, quasi interminabili per il commissario tecnico azzurro.

"Non sono nelle condizioni per affrontare gli impegni in programma". La decisione unanime di Spalletti e Gravina sulla vicenda ha chiuso il cerchio provando a concentrare l'attenzione della squadra sulle partite da giocare nei prossimi giorni. La Stampa fa sapere che Spalletti era arrabbiato. Serietà e valori dovevano essere alla base del suo progetto azzurro. E invece sin dal mattino di ieri attorno a Coverciano si respirava un'aria d'inquietudine. I nomi che Corona aveva promesso sarebbero stati svelati nel pomeriggio spaventava tutto il gruppo.

C'è in ballo la reputazione e il caos che si sarebbe generato successivamente. E in effetti così è stato. In un clima apocalittico l'allenamento si è svolto sotto gli occhi del Ct che ha poi dovuto assistere alle 18 all'irruzione della Digos a Coverciano che ha chiamato in disparte Tonali e Zaniolo mentre tutto il resto della squadra era sotto la doccia. Un'ora e mezza d'interrogatorio, poi la cena con la squadra stranamente silenziosa, provata dalla vicenda. La partenza di oggi per Bari dove l'Italia affronterà Malta, sarà inevitabilmente ricca di riflessioni e di brutti pensieri.

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