Thuram dalla Francia risponde su Acerbi e Juan Jesus: “Non era il momento di andare in nazionale”
Il caso Acerbi-Juan Jesus è arrivato anche nel ritiro della nazionale francese. Marcus Thuram, compagno del difensore all'Inter, nella sua conferenza stampa è stato stuzzicato sui presunti insulti razzisti pronunciati da "Ace" nei confronti del centrale brasiliano del Napoli. L'attaccante in particolare si è espresso sull'esclusione dell'ex di Chievo, Sassuolo, Milan e Lazio dalla Nazionale azzurra, dimostrando poi di essere in totale sintonia con Maignan sull'argomento della lotta al razzismo.
Il ct dell'Italia Spalletti, in attesa che si chiarisca quanto accaduto in Inter-Napoli, ha deciso di escludere Acerbi dai convocati per le prossime amichevoli dell'Italia. Cosa ne pensa Marcus Thuram di questa situazione relativa al comportamento tenuto dal suo compagno, accusato di parole discriminatorie da Juan Jesus? Il nazionale francese ha le idee chiare: "Quando c'è una procedura così grave, il giocatore deve restare al club per difendersi o dire cosa è successo. Non è questo il momento per andare in nazionale".
Estendendo poi il discorso al fenomeno del razzismo nel calcio, purtroppo ancora non debellato, Thuram è convinto che sia arrivato il momento di prese di posizione importanti. Per questo intesa totale con il milanista Maignan: "Abbandonare il terreno di gioco in caso di episodi di razzismo? Sì sono d'accordo con Maignan: dobbiamo uscire dal campo. Bisogna battere i pugni sul tavolo per far capire che tutto questo è inaccettabile".
Sicuramente anche Marcus ora è alla finestra per capire come andrà a finire il caso relativo al suo compagno di squadra all'Inter. Il Giudice sportivo ha chiesto alla Procura federale di approfondire l'episodio, ascoltando sia Acerbi che Juan Jesus. Se dovessero essere confermate le accuse del brasiliano, il difensore nerazzurro (che ha incassato il sostegno della Curva Nord) rischia la bellezza di dieci giornate di squalifica. Una mazzata per lui che finora ha negato tutto, nonostante le prime scuse in campo. A smentirlo potrebbe essere il video di un labiale, ad immortalare le parole assolutamente fuori luogo.