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Tare svela il Milan di Allegri, nessuna rivoluzione: “È solo mancata la leadership, ma ora c’è Modric”

Igli Tare ha delineato la rotta che il Milan ha già intrapreso all’indomani dell’insediamento in panchina di Max Allegri: “Non sarà rivoluzione, abbiamo solamente una priorità. E serve un punto di riferimento negli spogliatoi”. Che sarà Modrid ma non solo: anche Maignan e Leao verranno responsabilizzati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Igli Tare ha parlato. Lo ha fatto in maniera ufficiale nella sua prima uscita di fronte ai microfoni da neo direttore sportivo, per un ruolo che da sempre è stato indicato come la chiave per scardinare la porta dei dubbi e delle perplessità che il Milan si è portato dietro dall'ultima fallimentare stagione. Dalla quale, però, si proseguirà sulla falsa linea nella convinzione che non ci sia necessità di ribaltoni  epocali per consegnare a Max Allegri una squadra competitiva da cui ripartire: "Non ci sarà alcuna rivoluzione, alla fine è mancato solamente un punto di riferimento nello spogliatoio, una vera leadership per i giocatori".

Il problema, dunque, è nella testa più che nelle qualità tecnico-tattiche della rosa con cui il Milan ha concluso la stagione che lo ha portato fuori da ogni competizione europea per i prossimi 10 mesi. Igli Tare ha mostrato senza indugio la strada che già si sta percorrendo con il nuovo corso iniziato dal suo insediamento, confermato con l'arrivo di Allegri in panchina e che continuerà mantenendo l'ossatura di fondo della rosa: "A centrocampo il reparto in cui cambieremo qualcosa, abbiamo necessità di giocatori con caratteristiche diverse" ha spiegato il neo ds, chiudendo però la porta in faccia a chi si aspettava la rivoluzione: "La priorità è costruire un centrocampo di qualità davanti alla difesa. Con Allegri c'è massima intesa, ci sentiamo 4-5 volte al giorno. Alla fine lo scorso anno è mancata semplicemente una leadership".

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Tare spiega l'acquisto di Modric: "Ci serve un Milan con la sua mentalità"

Una leadership che per la stagione incombente Tare è convinto già di averla trovata in un uomo prelevato e inserito in un batter d'occhio nel nuovo Milan di Allegri: "In questo senso Modric sarà fondamentale, ha la mentalità che serve e che vogliamo abbia il Milan. La prima cosa che mi ha chiesto quando lo abbiamo contattato è stata se saremmo stati in grado di vincere il campionato. A molti può sembrare un acquisto forse anomalo, ma al Milan serve questa mentalità".

La priorità del Milan di Allegri: "Centrocampo con maggiore qualità"

Tare resta lucido e diretto anche su altri nomi caldi di mercato e strategie di base su cui il Milan ha delineato la rotta: "In mezzo al campo vogliamo trovare maggior qualità, questa è la priorità". Musah verso l'addio: "Ottimo giocatore ma vogliamo altri con caratteristiche diverse e poi puntiamo sul recupero e la duttilità di Loftus-Cheek fermato dai troppi infortuni. Se partirà qualcuno in difesa, lo andremo a sostituire". E quel "qualcuno è Theo Hernandez prossimo sposo dell'Al Hilal: "Cercava nuovi stimoli, nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità".

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Tare su Maignan e Leao, "due uomini di riferimento" e il nuovo bomber d'area

Non lascerà il Milan, a meno di nuove offerte "irrinunciabili", Mike Maignan: "Non c'è stato accordo col Chelsea" ha sottolineato ancora Tare. "Resta dentro e fuori dal campo un punto di riferimento, se tutto resta così continuerà con noi". Come l'altro "chiacchierato" del gruppo, Rafa Leao: "Fondamentale e base del nostro progetto. Ci siamo già parlati e ci ha chiesto in che Milan giocherà: ha mostrato la sua mentalità competitiva, ma in attacco cerchiamo un vero bomber d'area, che faccia concorrenza a Gimenez"

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