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Stanotte in Argentina è andato in scena il finale di campionato più inspiegabile mai visto

È tra il 90° e il 95° che l’impossibile diventa possibile nell’incrocio di emozioni vissute nei derby. La Bombonera è un catino che esplode di gioia “grazie” agli acerrimi rivali del River, ad Avellaneda si consuma un finale drammatico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Boca Juniors fa festa per la conquista del titolo di campione d’Argentina arrivato all’ultima giornata.
Il Boca Juniors fa festa per la conquista del titolo di campione d’Argentina arrivato all’ultima giornata.

La sorte s'è divertita a scrivere un finale del campionato argentino che a spiegarlo è un rompicapo. Ha preso quattro squadre divise da una rivalità tanto tradizionale quanto accesa: Boca Juniors, Independiente, Racing e River Plate. Le ha messe le une di fronte alle altre divertendosi a incrociare le emozioni dei derby, ha lasciato che la trama facesse il suo corso e sui titoli di coda arrivasse il colpo di scena più inatteso e pazzesco.

Gli Xeneizes, bloccati in casa sul 2-2 dal Club Atlético, hanno vinto il titolo grazie al rigore parato dal portiere dei rivali più acerrimi (Los Millonarios) contro il Racing che ha visto sfumare il titolo per la sconfitta subita 1-2 contro il River Plate. Pazzesco ma reale.

Cinque minuti, trecento secondi. Succede tutto in quel frangente nel quale le Tre Parche decidono il destino della stagionee portano il titolo sotto l'altra metà del cielo di Buenos Aires, trasformando la Bombonera in un catino che ribolle di tifo ed esplode quando al 95° ha la certezza di avere la vittoria in pugno. Franco Armani para un rigore decisivo (in quel momento la sfida tra River e Racing era sull'1-1), Miguel Borja (colombiano transitato in Italia a Livorno) insacca la rete del ko tecnico trasformando in dramma le speranze della società di Avellaneda (quella biancazzurra che gioca all'Estadio Juan Domingo Perón) di cucire lo ‘scudetto' sulla maglia dinanzi ai propri tifosi.

Era tutto apparecchiato, è finita malissimo, in maniera tragicomica. All'ultima giornata del torneo di Clausura il Boca accumula 52 punti, +2 rispetto al Racig Avellaneda (50): alla squadra di Ibarra basta un pareggio rocambolesco contro un avversario che nulla ha da chiedere al campionato per fare festa.

La cronaca di un finale vietato ai deboli di cuore si concentra in due momenti clou. All'80° l'Independiente fa 2-2 sul campo del Boca, il River stampa il pareggio 1-1 con Borja e stoppa il Racing, lasciando gli Xeneizes in vetta al campionato.

Ma è tra il 90° e il 95° che l'impossibile diventa possibile: Galvan si lascia ipnotizzare su rigore, ha sui piedi la palla che può valere la conquista del titolo ma la spreca. La pressione che sente addosso è tanta, scuote il campo e serra le gambe per reggerne il peso poi batte e la reazione dello stadio è una coltellata. Starà malissimo poco dopo quando Borja (ancora lui) siglerà il raddoppio. Boca campione grazie agli ‘odiati' rivali del River. Racing beffato nel peggiore dei modi.

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