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Sirigu e il rigore sbagliato da Locatelli contro la Spagna: “Era una tattica per farglielo credere”

Le mani sul volto di Manuel Locatelli al momento del calcio di rigore fallito nella semifinale contro la Spagna hanno dato il senso della disperazione che in quegli attimi si è abbattuta sul giocatore dell’Italia. Ma è andata davvero così? Salvatore Sirigu racconta un’altra verità: era tutto apparecchiato…
A cura di Paolo Fiorenza
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Bel gioco e grande difesa quando necessario, questo è stata l'Italia di Mancini che ha trionfato ai campionati Europei domenica scorsa a Wembley. Ma è stata anche freddezza e nervi saldi, visto che la Nazionale azzurra è uscita vincitrice per due volte dalla lotteria dei rigori, e per di più nelle due partite che hanno concluso il torneo: la semifinale contro la Spagna e la finale contro l'Inghilterra.

Due sequenze al cardiopalmo, con un inizio da cuori forti contro le Furie Rosse, quando il primo rigorista azzurro, Manuel Locatelli, si è visto parare il suo tiro dal portiere spagnolo Unai Simon. I ragazzi di Mancini non si sono persi d'animo ed hanno messo a segno tutti e quattro i tiri dal dischetto successivi, mentre gli errori di Dani Olmo e Morata hanno condannato la squadra di Luis Enrique all'eliminazione.

Le mani sul volto di Locatelli al momento del penalty fallito danno il senso della disperazione che in quegli attimi si è abbattuta sul giocatore del Sassuolo, ma è andata davvero così? La vicenda viene ora interamente riscritta dalle parole di Salvatore Sirigu, che nelle immagini esclusive del docufilm Rai ‘Sogno azzurro, la strada per Wembley' racconta una verità diversa: era tutto apparecchiato a tavolino…

Le telecamere inquadrano il portiere sardo assieme a Locatelli mentre salgono sull'aereo che li porterà via da Londra nella notte della vittoria sulla Spagna ed a quel punto parte la nuova sceneggiatura raccontata da Sirigu col sorriso sulle labbra, spalleggiato da un sollevato Locatelli. "Era una tattica, digli un po' la tattica", attacca il nuovo portiere del Genoa. "Era una tattica, chi sbaglia il primo…", gli fa da sponda il giocatore del Sassuolo.

Sirigu spiega allora in cosa consisteva il piano: "Gli ho detto ‘Loca stai tranquillo, sbagliamo il primo, così gli facciamo credere… e poi il resto è tutto in discesa‘". Risate, amicizia, empatia: questa sì che è stata la tattica vincente dell'Italia di Roberto Mancini, col solo tacco e punta non si diventa campioni d'Europa.

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