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Sileri: “Serie A solo a porte chiuse. Si può giocare anche al nord”

La Serie A ha iniziato il conto alla rovescia per la ripresa degli allenamenti e la ripresa del campionato. Si attende il via libera dal Governo ma, nel frattempo, le parole del vice ministro alla Salute, Sileri, in parte smentiscono le voci di un torneo da disputare solo al Centro-sud. “È indifferente la sede della partita perché senza tifosi non ci sono rischi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Quando ripartirà la Serie A? E in quali stadi si giocherà? C'è davvero la possibilità – come paventato dal presidente della Figc, Gravina – che la parte restante del campionato venga disputata al Centro-Sud? Sono alcuni degli interrogativi che fanno parte del corredo accessorio di perplessità legate all'esito della stagione attuale. L'obiettivo da parte dei vertici del calcio è giocare, farlo in sicurezza ma farlo così da attutire l'impatto economico negativo. E può essere questa la settimana decisiva in previsione della ripresa degli allenamenti in calendario a breve, a partire dal 4 maggio. Un'intesa sul protocollo rigido da adottare è stata già sancita ma si attendono le decisioni del Governo prima che la macchina organizzativa si metta definitivamente in moto

Pierpaolo Sileri (vice ministro alla Salute) ha offerto un quadro diverso della situazione quanto all'aspetto logistico. Non è detto che, nonostante la situazione di emergenza in quell'area del Paese a causa dell'emergenza coronavirus, il nuovo "fischio d'inizio" non possa essere anche al Nord.

Si giocherà in stadi chiusi al pubblico – ha ammesso Sileri nell'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli -. Quindi è indifferente la sede della partita perché senza tifosi non ci sono rischi.

Tamponi, test sierologici, isolamento del "gruppo squadra" e quant'altro fa parte della "messa in sicurezza" di atleti e tesserati è il caposaldo per ripartire soprattutto nel calcio. Ipotesi plausibile al netto dei rischi collegati a uno sport di contatto come il calcio e del numero di esami che occorrono per tenere costantemente monitorata la condizione dei calciatori.

Football ma non solo, tra le discipline che potrebbero finalmente vedere la luce ci sono anche "Formula 1, golf e nuoto. Anche il tennis ma senza pubblico". Uno spiraglio anche per gli sportivi non agonisti né professionisti, ovvero quei runner spesso finito nell'occhio del ciclone in questo periodo di caccia all'untore e al trasgressore. "Si potrà praticare sport individuale anche a livello amatoriale ma per non più di 40 minuti".

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