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Si finge calciatore del PSG e inganna tutti per tre giorni, poi commette un errore: arrestato

Un uomo si è finto un calciatore del PSG per tre giorni, con tanto di nome farlocco prima di essere scoperto. Ha voluto tirare troppo la corda.
A cura di Marco Beltrami
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Vestire la maglia del PSG di Mbappé, Neymar e Messi è un sogno per tanti tifosi e appassionati di calcio francesi e non. Un sogno molto difficile da realizzare, alla luce del valore della rosa a disposizione di mister Pochettino ricca di stelle del pallone. C'è però chi ha deciso di fare tutto da solo, utilizzando una scorciatoia. La passione per il pallone però questa volta non c'entra niente, visto che il protagonista di questa storia assai molto particolare è un truffatore che ha provato a sfruttare il club della Tour Eiffel per un suo particolare tornaconto personale.

Tutto è accaduto in occasione della Coppa Gambardella, una competizione calcistica francese nata nel 1955 organizzata dalla Federcalcio transalpina e riservata alle squadre giovanili. Quando si sono sfidate le rappresentative under 19 del Lisieux e del Paris Saint-Germain, a conquistare la scena extra-campo, è stato un uomo che si è finto un calciatore della formazione della capitale transalpina. Quest'ultimo ha approfittato della presenza dei Bleus presso lo Zenao Appart-hotel per accodarsi, presentandosi come una delle stelline della squadra.

Al momento della prenotazione, attraverso l'apposita piattaforma, ha fornito il nome di Diarra. L'uomo pur avendo 28 anni, come si è riscontrato poi in seguito, ha ingannato tutti sembrando molto più giovane della sua età. Secondo quanto riportato dal tabloid Le Pays d'Auge, il finto calciatore Diarra ha trascorso tre giorni nella sua camera, con colazione, pranzo e cena inclusi. Domenica in particolare ha letteralmente svuotato il buffet della colazione, fino a quando il suo tentativo di truffa è stato scoperto.

Fatale per lui è stata la richiesta di un prolungamento del soggiorno. Quando ha comunicato alla reception la sua volontà di restare ancora in albergo, gli addetti ai lavori hanno chiesto ulteriori garanzie sulla sua identità. A quel punto Diarra ha fatto riferimento ad un suo altrettanto fantomatico agente ("Verificalo con il mio agente. Ti pagherà"). Quando il direttore dell'hotel ha composto il numero, si è imbattuto nella segreteria telefonica per una carta prepagata e ha immediatamente contattato la polizia.

Il piano del calciatore farlocco è stato così svelato con l'uomo che è stato posto in custodia cautelare dagli agenti.  Le sue azioni hanno provocato un danno economico all'albergo di 228 euro. Una truffa pagata a carissimo prezzo, visto che l'uomo è stato condannato a due mesi di carcere. Ha inciso sulla condanna anche la sua recidività, visto che non era la prima volta che metteva in scene delle truffe di questo tipo, in altre vesti però non quelle di un calciatore.

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