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Sarri velenoso sull’arbitraggio di Lazio-Juve: “È finita con due ospiti, dovevano finire in 9”

Sarri dopo Lazio-Juventus ha detto la sua sugli episodi da moviola, sottolineando come la squadra bianconera abbia giovato di due situazioni arbitrali favorevoli.
A cura di Marco Beltrami
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Maurizio Sarri non può che essere soddisfatto della prestazione della sua Lazio contro la Juventus. La vittoria conferma la maturità e la crescita della formazione capitolina, sempre più a immagine e somiglianza del tecnico. Tecnico che ha detto la sua anche sull'episodio da moviola del gol, tirando però in ballo due situazioni su cui a suo dire la Lazio è stata penalizzata. Una stoccata alla formazione avversaria.

L'allenatore della squadra biancoceleste è stato stuzzicato in primis sulla spinta di Milinkovic-Savic su Alex Sandro, che non è stata sanzionata dall'arbitro Di Bello e dal Var, facendo arrabbiare la Juventus. Con grande sincerità Maurizio Sarri ha ammesso che a suo dire il direttore di gara avrebbe anche potuto anche annullare: "La mia impressione dall'arbitro era che poteva fischiare fallo".

Il fallo di Locatelli che Sarri avrebbe voluto vedere punito con il rosso
Il fallo di Locatelli che Sarri avrebbe voluto vedere punito con il rosso

Dal fair play, alle recriminazioni nei confronti dell'arbitro. A suo dire la Lazio è stata per certi versi penalizzata dalle decisioni di Di Bello che avrebbe graziato due giocatori della Juventus: "Ma io ho avuto impressioni diverse perché la partita è finita con un paio di ospiti perché la Juventus doveva finire in 9. Non c'è soluzione: il fallo di Locatelli è da rosso, ed è stato salvaguardato Cuadrado che è stato poi tolto 30 secondi dopo". 

Il riferimento di Maurizio Sarri è in primis ad un'entrata decisa di Locatelli su Milinkovic-Savic che dopo un contrasto sul pallone è finito con la gamba alta sul ginocchio dell'avversario. Ha rischiato grosso il centrocampista bianconero sanzionato con il giallo. Cuadrado invece secondo il mister della Lazio sarebbe stato graziato due volte, prima per un fallo in avvio di partita e poi per un tocco di mano ad interrompere un'azione potenzialmente pericolosa degli avversari.

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Mettendo da parte gli episodi arbitrali, Maurizio Sarri ha spiegato quanto sia solido il rapporto con la piazza e con la tifoseria, che gli ha dedicato uno striscione in riferimento alla sua lazialità: "È una frase che ho detto io in sala stampa, dall'esterno è difficile capire la lazialità. Ma quando ci sei dentro t'invade, ti coinvolge e ti dà un senso d'appartenenza forte".

L'ex di Napoli e Juventus ha gonfiato il petto: "Mi rende orgoglioso l'atteggiamento dei giocatori. Quello che facevamo in allenamento ora lo facciamo anche in partita. La squadra gioca con un piglio e una qualità diverse, è sempre dentro la partita. Milinkovic e Luis Alberto? Loro i colpi li hanno nel DNA quindi a me fanno più piacere quello che posso avergli innescato io. Se loro hanno qualche disponibilità io sono contento". Una battuta poi su Zaccagni, match-winner: "Mattia in Nazionale? Spero di no, così resta con noi"

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