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Sarri al veleno sulla Juve: “Quest’anno ho visto la festa per un quarto posto”

Maurizio Sarri è tornato a parlare dopo tanti mesi in una lunga intervista a SportItalia e si è soffermato anche sullo Scudetto vinto con la Juventus nella stagione 2019/2020, lasciandosi andare a qualche critica nei confronti della società bianconera e dell’ambiente. Su Paulo Dybala ha poche parole ma chiare: “È un fuoriclasse, io penso che sia arrivato a un punto che lo rinnovi o lo cedi”.
A cura di Vito Lamorte
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"Lo Scudetto con la Juve è stato dato per scontato all’esterno e purtroppo anche all’interno della stessa Juventus. Non lo abbiamo neanche festeggiato, ognuno è andato a cena per conto suo. Forse l’anno giusto per andare alla Juve era questo, visto che hanno festeggiato per il quarto posto". Maurizio Sarri è tornato a parlare dopo tanti mesi in una lunga intervista a SportItalia e si è soffermato anche sullo Scudetto vinto con la Juventus nella stagione 2019/2020 che, a suo giudizio, era dato per scontato sia nella società bianconera che fuori. L'ex tecnico bianconero si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di un ambiente che non l'ha mai supportato come voleva.

Sarri si è accordato con la Lazio per i prossimi due anni ma nel corso dell'intervista ha parlato della situazione che ha trovato a Torino dopo 8 anni di vittorie e ha rivelato quando ha capito che quello sarebbe stato il suo unico anno sulla panchina della Juventus: "Io a metà ottobre ho fatto una riunione con lo staff, ho detto loro di scegliere. La mia domanda era: andiamo a dritto per la nostra strada e andiamo a casa tra 20-30 giorni o facciamo compromessi e vinciamo lo Scudetto sapendo che saremmo andati a casa lo stesso? Abbiamo provato a vincere lo Scudetto lo stesso”.

L'allenatore napoletano ha parlato del rapporto che ha avuto con Cristiano Ronaldo e ha affermato: "Non è una gestione semplice, lui è una multinazionali che ha interessi personali che devono essere abbinati a quelli della squadra. Difficile da gestire, mi ritengo molto più bravo a fare l'allenatore che il gestore, mi diverte di più. Ci sono tanti aspetti positivi, Ronaldo a fine anno porta numeri importanti. Quando uno arriva a questi livelli rappresenta qualcosa che va oltre alla società e alla squadra, ha più di 200 milioni di seguaci, va oltre alla normalità". 

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Parole chiare su Paulo Dybala, che con lui lo scorso anno ha fatto molto bene: "Io penso che non sia difficile recuperarlo, è un fuoriclasse. Mi ha detto che gli sarebbe piaciuto in futuro tornare a lavorare con me, ha avuto infortuni, non ha avuto la possibilità di essere al 100%, ma con la sua qualità diventa un recupero semplice. O ci puntano o lo cedono per me alla Juve".

Infine sul suo rapporto con Pavel Nedved e sulle presunte liti ha affermato: "Non è assolutamente vero, c'erano discussioni post-partita dopo una gara con la Juve, non mi è piaciuta la squadra che aveva mollato dopo aver vinto il campionato. Staccare la spina e riattaccarla non è semplice, una squadra doveva fare il massimo fino all'ultima di campionato per poi presentarsi al massimo in Champions. Staccare la spina era un errore e l'ho sottolineato a tutti, calciatori e dirigenti".

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