Fase 2, fase di ripresa degli allenamenti in campo e di rischio infortuni. Dopotutto, due mesi di stop si fanno sentire sui professionisti del pallone che hanno ripreso a ranghi ridotti dai protocolli sanitari a correre nei vari centri sportivi. Una preparazione ex novo, in vista della possibile ripartenza nella seconda metà di giugno e in vista del 18 maggio quando si riaprirà alle sedute di squadra, pur nel rispetto delle distanze e dei dispositivi anti contagio. Nella Roma di Fonseca, si è già tornati a Trigoria e dopo il via libera dei test e dei tamponi, i giocatori hanno ripreso gli allenamenti, facendo registrare qualche infortunio di troppo.

Tra i calciatori attualmente fermi c'è anche l'argentino Diego Perotti per il quale si temeva una lesione muscolare, poi sfatata dagli ultimi accertamenti medici. Per l'esterno offensivo della Roma si tratta infatti solamente di una ‘distrazione muscolare‘ e quindi lo stop sarà ridotto ai minimi termini. L'argentino ha iniziato subito le terapie e dovrebbe rientrare in pochissimi giorni permettendo a Fonseca di avere anche lui a disposizione per il ritorno in campo. Nulla di preoccupante, dunque, ma il rischio di nuovi infortuni, soprattutto di natura muscolare è dietro l'angolo.

La Roma ha già fatto riscontrare diversi stop tra i vari giocatori in pochissimi giorni di allenamento, dove le sedute si sono fermate a corse individuali e test atletici senza partitelle o lavori tattici che riprenderanno dalla prossima settimana, con il via libera dal 18 maggio. Insieme a Diego Perotti, infatti hanno riportato problemi fisici anche il primo portiere Pau Lopez (sospetta micro frattura al polso) e il terzo portiere Daniel Fuzato che ha accusato fastidio al quadricipite. Anche in altri club si sono registrati problemi ai giocatori, come a Napoli dove si è fermato Manolas o alla Lazio dove i problemi principali riguardano Strakosha.

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