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Roma col lutto al braccio per il commovente addio a Carlo Mazzone: un solo coro risuona all’Olimpico

Tanta commozione allo stadio Olimpico prima del fischio di inizio di Roma-Salernitana: bellissimo ed emozionante il ricordo e l’omaggio per Carlo Mazzone.
A cura di Vito Lamorte
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Tante emozioni e commozione allo stadio Olimpico prima di Roma-Salernitana. La società e  tifosi della squadra giallorossa hanno omaggiato Carlo Mazzone, scomparso all’età di 86 anni. Nei minuti precedenti all'esordio in casa dei ragazzi di José Mourinho il pubblico della Magica ha fatto sentire il proprio affetto con cori, applausi e striscioni per Sor Carletto.

"È uno di noi": queste le parole pronunciate dallo speaker all'Olimpico prima che comparisse la sua foto sui maxi-schermi e una standing ovation dei 60mila presenti allo stadio. Un solo coro si è alzato per diverso tempo in tutto l'impianto di Tor di Quinto: il legame tra la tifoseria giallorossa e Mazzone era straordinario. Tanti gli striscioni dedicati all'ex allenatore romano e romanista, tra questi uno in Curva Nord con la scritta "Ciao Carlè".

La Roma è scesa in campo con il lutto al braccio.

Anche la Curva Sud, cuore del cuore giallorosso, gli ha reso omaggio con diversi meravigliosi striscioni: "Un altro pezzo di Roma che se ne va… Corri Carletto corri verso il paradiso" e poi un altro "Carletto: romanità e appartenenza, buon viaggio mister".

Mazzone non ha mai nascosto la sua fede romanista e quando venne chiamato da Franco Sensi per allenare la Roma si è instaurato nell'ambiente un'atmosfera magica: i tre anni con i giallorossi furono caratterizzati da un settimo posto e due quinti posti. Un mix di gioie e dolori. Uno dei momenti più alti fu il derby vinto 3-0 nel 1994 con la Lazio, quando la Magica venne trattata come ‘vittima sacrificale' per tutta la settimana precedente.

Durante la sua permanenza in giallorosso Carlo Mazzone lanciò stabilmente in prima squadraFrancesco Tottie lo ha protetto ‘come un padre' sia dalle attese della tifoserie che dai media. Lo stesso Pupone ha sempre sottolineato l'importanza del tecnico per la sua carriera e le sue parole dopo la morte lo sottolineano una volta di più: "Sei e sarai sempre nel mio cuore. Grazie per tutto quello che hai fatto per me". 

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