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Roma a Friedkin, il closing avvia la rifondazione: dalla società al mercato, cosa cambia

Oggi Dan Firdkin formalizza il “closing” per l’acquisizione della Roma da James Pallotta. È lui, il 54enne texano, Re della Toyota negli Stati Uniti, il 25° presidente dei giallorossi. Definizione dei ruoli, scelte tecniche e di mercato sono i primi nodi da sciogliere sul tavolo. La linea, però, è già chiara: piano di 5 anni, niente follie né proclami, si riparte da Zaniolo e Pellegrini.
A cura di Maurizio De Santis
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Il nuovo corso della Roma inizia oggi. La proprietà di Dan Friedkin formalizza ufficialmente l'acquisto del club da James Pallotta e avvia la rifondazione. È lui, il 54enne texano, Re della Toyota negli Stati Uniti, il 25° presidente dei giallorossi. Acquisisce le azioni per una somma di 591 milioni di euro (debiti compresi) mentre nelle casse del "vecchio" patron andranno solo 199 milioni. Il "closing" è come schiacciare il tasto start per avviare la nuova avventura. Accanto all'imprenditore americano ci saranno il figlio (Ryan) e i manager che rappresentano i suoi più stretti collaboratori (Watts, Williamson e Walker). A settembre sarà messa in calendario l'assemblea dei soci, un mese dopo verrà definito il neo Consiglio d'Amministrazione. Nelle prossime ore, invece, ci sarà un primo vertice dirigenziale in video-conferenza con il Ceo Fienga e il vice-presidente Baldissoni in contatto con Firdekin per tracciare le linee guida delle prossime settimane.

Primo nodo sul tavolo, la definizione dei ruoli. La sessione ufficiale delle trattative scatta dal 1° settembre, ci sarà tempo fino al 5 ottobre (date dilatate a causa della pandemia da coronavirus che ha sfalsato campionati e coppe) per chiudere operazioni importanti. Per adesso a occuparsi delle vicende di mercato non ci sarà un nuovo direttore sportivo ma l'onere resterà in carico allo staff attuale. Più in là si passerà alla nomina di un diesse (Ausilio e Paratici i nomi più caldi) e forse verrà presa in considerazione anche la possibilità che rientrino alla base bandiere come Totti e De Rossi.

Tecnico e rosa, cosa accadrà? Zaniolo e Pellegrini, considerati i pezzi pregiati, non verranno ceduti. Discorso differente per altri elementi della squadra che potrebbero essere ceduti (o scambiati) per fare cassa e sistemare i conti a bilancio. L'idea di fondo è non fare proclami ma partire con mosse ponderate sulla base di un programma di cinque anni. Niente colpi a effetto, nessuna volontà di dilapidare risorse o investire a pioggia nelle trattative. Tutto verrà calibrato a seconda delle esigenze ecco perché tra le ipotesi più probabili al momento c'è il ritorno di Smalling. Altra questione: chi sarà il prossimo allenatore? Paulo Fonseca ha un contratto fino al 2021 e – a meno di clamorosi ribaltoni – sarà ancora lui a guidare la Roma nel prossimo campionato.

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