video suggerito
video suggerito

Roberto Mancini rivuole l’Italia: “Tornerei per vincere un Mondiale, ho parlato con Gravina”

A due anni dall’improvviso e burrascoso addio all’Italia, Roberto Mancini si candida a tornare sulla panchina azzurra: “Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale. Sento un debito con i tifosi: mi piacerebbe vincere un Mondiale. Con Gravina ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori”.
A cura di Paolo Fiorenza
47 CONDIVISIONI
Immagine

Roberto Mancini tornerebbe di corsa sulla panchina dell'Italia, ammette di aver fatto un errore quando la lasciò all'improvviso nell'agosto di due anni fa andando poi a prendersi le milionate della nazionale saudita e svela di aver già ricomposto i rapporti col presidente federale Gabriele Gravina, elemento quest'ultimo che pareva preclusivo a un suo ritorno. È bene precisare che al momento Rino Gattuso sembra davvero a un passo dalla panchina azzurra, spinto con forza dal suo grande sponsor e amico Gigi Buffon, ma le parole di Mancini sono un bel sasso lanciato nello stagno.

Roberto Mancini si candida per l'Italia due anni dopo averla lasciata: "Tornerei perché non c'è cosa più bella"

"Pentito di aver lasciato la Nazionale? Soprattutto ci sta dire che se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla – spiega Mancini alla ‘Gazzetta dello Sport' – Ma a volte si decidono anche cose sbagliate. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l'Europeo, per tentare la doppietta".

Roberto Mancini dopo la finale degli Europei vinta dall'Italia nel 2021 sull'Inghilterra a Wembley
Roberto Mancini dopo la finale degli Europei vinta dall'Italia nel 2021 sull'Inghilterra a Wembley

Non sono parole astratte, il 60enne tecnico jesino – attualmente libero dopo che lo scorso ottobre ha risolto il contratto con la Federcalcio saudita a causa dei risultati non all'altezza delle aspettative – lancia la propria candidatura spiegando perché tornerebbe sulla panchina dell'Italia, rimpiazzando l'esonerato Spalletti, e quanto farlo lo farebbe felice: "Tornerei perché per un allenatore non c'è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l'Italia è un'altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici. A Coverciano stavo da dio, con tutti. C'era proprio un bel clima. Sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no. Sento un debito con i tifosi: come ho sempre detto, mi sarebbe piaciuto, e mi piacerebbe, vincere un Mondiale".

Mancini con Giovanni Di Lorenzo, lo ritroverebbe ancora nello spogliatoio azzurro
Mancini con Giovanni Di Lorenzo, lo ritroverebbe ancora nello spogliatoio azzurro

Mancini svela di essersi chiarito col presidente federale Gravina: "Ci siamo già visti, sa che si fanno errori"

A quanto pare, lo spogliatoio azzurro ha votato per Mancini quando è stato chiesto chi vorrebbero come nuovo CT. La voglia è reciproca e anche quello che pareva essere l'ostacolo principale – ovvero il rapporto deterioratisi irrimediabilmente con Gravina – non sarebbe un problema, essendo stato già superato privatamente tra i due: "Oggi non so quello che succederà e non è il momento di entrare in certi discorsi. Ma che ho sbagliato scelta, che non lo rifarei, l'ho detto mesi fa, non negli ultimi giorni. In tempi non sospetti, diciamo così. Ricomporre con Gravina? Non credo sarebbe un problema. Ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà. Se l'ho sentito? Non negli ultimi giorni, ma non è passato tanto tempo da quando abbiamo parlato. Con i miei ex giocatori? Non dopo le ultime due partite, però non ci siamo mai persi: ci scriviamo, soprattutto se fanno belle cose con i club. Con loro c'è un rapporto importante, che resterà tale per sempre: per me sono giocatori speciali, e io credo di esserlo per loro".

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views