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Robert Lewandowski confessa i suoi idoli giovanili: “Baggio e Del Piero”

Nel corso di una intervista rilasciata alla Bild Robert Lewandowski ha svelato che i suoi miti da ragazzo erano due calciatori italiani: “Baggio e Del Piero i miei idoli. In seguito mi ha colpito Thierry Henry”. Il numero 9 del Bayern Monaco comanda la classifica della Scarpa d’Oro 2021 e sta diventando sempre di più un punto di riferimento per le giovani generazioni.
A cura di Vito Lamorte
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Robert Lewandowski è uno dei calciatori più forti del mondo e lo scorso anno avrebbe meritato, senza alcun dubbio, di vincere il Pallone d'Oro ma la mancata assegnazione di France Football lascerà un vuoto nell'elenco. L'attaccante polacco del Bayern Monaco, che a detta di tutti si è guadagnato sul campo i riconoscimenti che ha conquistato, è attualmente il leader nella classifica della Scarpa d'Oro 2021 e vuole guidare il suo club ad altri trionfi nella stagione che sta volgere al termine. Il numero 9 della squadra campione d'Europa e del mondo in un’intervista con l’ex Pallone d’Oro Lothar Matthaus ai microfoni di SportBild ha parlato della sua infanzia e dei suoi idoli giovanili: "Ricordo che quando avevo sei anni c’era un solo idolo per me: Roberto Baggio. In seguito Alessandro Del Piero è diventato il mio modello, lo ammiravo molto. Tuttavia, non potevo ancora giudicare esattamente cosa caratterizzasse il suo stile di gioco, ero troppo giovane".

Oltre ai due calciatori italiani il numero 9 del Bayern Monaco ha indicato anche altro un punto di riferimento a cui si è ispirato nel corso della sua carriera: "In seguito mi ha colpito la leggenda dell’Arsenal, Thierry Henry. I suoi movimenti, i suoi scatti in profondità, le reti e le vittorie: erano le qualità che volevo avere. Volevo imitarlo in tutto”.

Lewandowski si sta affermando con continuità e sta diventando sempre di più un punto di riferimento per le giovani generazioni che seguono il calcio ma lui stesso ha fatto riferimento agli esempi da seguire per cercare di restare sempre al top: “Non si può individuare un solo giocatore, perché sono i calciatori che danno forma alle varie epoche. Negli ultimi 10-15 anni ci sono stati Messi, Cristiano Ronaldo, Ronaldinho. Prima di loro c'era Ronaldo. Ci sono sempre talenti straordinari, che trasmettono la gioia del calcio. I campioni rendono facili e semplici anche le cose più difficili”.

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