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Rimborsi spese alterati, la Procura Figc indaga sugli arbitri: “Sospesi dall’attività”

La Procura Federale della FIGC ha aperto un’inchiesta su presunte alterazioni sui rimborsi spese nel settore arbitrale. Si tratta di un’indagine interna portata avanti a seguito di una segnalazione e in accordo soprattutto con la presidenza dell’AIA. L’Associazione Italiana Arbitri nel frattempo, all’interno di una nota, ha fatto sapere di aver sospeso tutti gli associati coinvolti in via cautelare: tre sarebbero della CAN A.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un vero e proprio terremoto quello che potrebbe esplodere a breve per via di un'indagine da parte della Procura federale su presunte alterazioni sui rimborsi spese nel settore arbitrale. Si tratta di un'indagine interna portata avanti a seguito di una segnalazione e in accordo soprattutto con la presidenza dell'AIA. L'inchiesta interna è stata avviata per verificare eventuali irregolarità amministrative nella rendicontazione dei rimborsi a tutti i livelli. Ogni arbitro, come in qualsiasi altro settore lavorativo di tipo aziendale, ha diritto a un rimborso spese in base a quanto realmente speso nel corso di un viaggio lavorativo.

Detto ciò, il quadro che si sta andando a delineare potrebbe essere davvero grave. Ecco perché l'AIA, attraverso una nota pubblica sui propri canali ufficiali, ha voluto chiarire la vicenda facendo il punto della situazione. Ciò che emerge dal comunicato diramato dall'Associazione Italiana Arbitri, è un chiarimento tecnico che però sottolinea come al momento, tutti gli associati coinvolti nella vicenda, siano comunque stati sospesi dall'attività in via cautelare.

La nota pubblicata dall'AIA sui propri canali ufficiali

L'Associazione Italiana Arbitri ha voluto chiarire come la nuova governance dell'AIA abbia avviato delle analisi approfondite sulla conformità dei rimborsi-spese erogati per attività tecniche e associative. Da questi controlli, sarebbero quindi emerse delle incongruenze contabili che hanno dato il via all'indagine con relativo invio di tutta la documentazione alla Procura Federale della Figc lo scorso 21 aprile. Un'indagine che dunque sta andando avanti spedita da 1 mese e che potrebbe dare presto risposte certe per accertare responsabilità oggettivi delle persone coinvolte: al momento sarebbero sette gli arbitri sospesi, tra cui tre direttori di gara appartenenti alla CAN A.

In attuazione dell’obiettivo della massima trasparenza associativa e come già comunicato su questo sito nei giorni scorsi, la nuova governance dell'AIA ha avviato audit interni amministrativi e contabili sulla conformità dei rimborsi-spese erogati per attività tecniche ed associative.
All'esito di tali controlli, riscontrate delle incongruenze contabili nella compilazione dei rimborsi spese redatti di alcuni associati, la Presidenza dell’AIA ha inviato tutta la relativa documentazione alla Procura Federale della FIGC in data 21 aprile scorso. Nelle more della conclusione delle indagini federali, tutti gli associati coinvolti nella vicenda sono stati sospesi dall'attività tecnica in via cautelare.

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