Renica furioso per il murales alla stazione Mostra-Maradona: “Che delusione”

La scorsa settimana è morto Diego Armando Maradona. L'argentino è stato omaggiato in ogni angolo del mondo. A Napoli gli è stato intitolato lo Stadio San Paolo, e il suo nome verrà dato anche a una piazza, a una stazione della metropolitana ed è stato già dato anche a una delle fermate della Cumana, e alla stazione Mostra – Maradona è stata inaugurata una galleria, nella giornata di sabato, che ripercorre la storia e i successi del club partenopeo. Ci sono 130 pannelli con i ritratti dei calciatori che hanno fatto la storia del Napoli. Ovviamente campeggia su tutti Maradona, ma ci sono anche tanti big come Rudy Krol o Ciro Ferrara, ma anche Careca, Cavani e i miti degli anni '60 e '70 come Pesaola, Totonno Juliano e Beppe Savoldi fino ai big dell'era De Laurentiis da Cavani a Insigne passando per Hamsik e Mertens, il miglior bomber di sempre del club.
Renica si arrabbia su Facebook per l'esclusione
Non è stato inserito però Alessandro Renica, che è stato protagonista dell'era Maradona. I tifosi partenopei lo ricordano con affetto anche per dei gol pesanti, determinante in un match di campionato con la Fiorentina nella stagione 89-90 e soprattutto in una memorabile partita dei quarti di finale di ritorno con la Juventus di Coppa Uefa. E l'ex difensore non ha preso bene questa esclusione perché pensava di meritare anche lui un posto tra i big del club. E sul suo profilo Facebook Renica si è lamentato per l'esclusione con un lungo post, commentato da tanti tifosi azzurri che gli hanno mostrato grande affetto:
Ma sto sul ca**o a qualcuno? Mah… Magari sono scomodo e poco appariscente, ma il goal al 119′ alla Juventus è unico nella storia di Napoli. Comunque sono offeso. Ma chi l'ha fatta sta mostra? Le dico già che mi sta sul ca**o e non poco… Ricordo che ho fatto parte di tutto il ciclo vincente del Napoli. E poi goal pesanti, assist in tutte le annate, anche qualche ca***ata ma alla fine abbiamo vinto e non era facile. Meno male che mi sfogo su Facebook perché è una delusione… E poi vorrei capire perché, con quale logica sono stati inseriti alcuni murales. Che delusione pazzesca…”