Ranieri mantiene il segreto sul nuovo allenatore della Roma: “Non lo dico nemmeno a mio fratello”

Claudio Ranieri ha fatto un lavoro straordinario: ha preso la Roma nei bassifondi della Serie A e l'ha condotta nel posto che le compete. I giallorossi sono la squadra che ha ottenuto più punti nel girone di ritorno e hanno la possibilità di qualificarsi per la prossima Champions League. Sir Claudio quando accettò, lo scorso novembre, disse che in ogni caso sarebbe andato via. A Roma quasi tutti lo confermerebbero, ma lui saluterà. Il suo successore pare sia stato già scelto dai Friedkin, Ranieri ovviamente è a conoscenza del nome, ma non lo ha rivelato a nessuno, nemmeno al fratello.
Il terzo addio di Ranieri alla Roma
All'Olimpico ha avuto un altro fantastico omaggio, parole, cori, striscioni tutti per lui, tutti meritatissimi. Ranieri è stato omaggiato dalla sua Roma, squadra che ha nel cuore. L'addio è conclamato e indietro non si torna: "Il campo non mi mancherà, ho un altro progetto", ha confermato a Repubblica.

Consigliere di Dan Friedkin
Il futuro però sarà comunque legato sempre alla Roma, perché per i Friedkin resta una figura importante: "Sarò il consulente di Dan Friedkin. Parlo spesso con il presidente, gli dico le cose che vanno bene, quelle che non vanno, lui ascolta e poi agisce. Come ho fatto quest'anno. Consiglierò quello che appartiene all'area tecnica. Le questioni non sportive non le capisco e non le voglio capire".
"Non te lo dico così non si sparge la voce"
Chi sarà il suo successore è un mistero. Di nomi ne sono stati fatti a dozzine. Da Allegri a Sarri passando per Fabregas, Gasperini, Klopp e pure Hutter del Monaco. L'annuncio, per ora, non ci sarà. Ranieri ovviamente sa chi sarà il suo successore, ma tiene la bocca cucita, anche in famiglia. Nemmeno al fratello ha voluto svelare il nome, e simpaticamente ha detto: "Mio fratello mi ha chiamato e mi fa: ‘Ma almeno me lo dici? Me lo chiedono tutti'. Io rispondo: ‘Per questo non te lo dico, così non si sparge la voce'. Mio fratello ribatte: ‘Ma se arriva a luglio non conosce i giocatori?, "Glieli spiego io".

Infine due parole sulla Roma di quest'anno: "Era importante portare la squadra fuori dalle sabbie mobili. Ho pensato che in una settimana avrei rimesso a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ricreata l'autostima".