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Rangnick va a dirigere l’allenamento del Manchester United e non trova nessuno: resta di sasso

Un episodio accaduto al centro di allenamento del Manchester United a Carrington rende bene la difficoltà del momento in casa Red Devils: sembra incredibile.
A cura di Paolo Fiorenza
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La stagione del Manchester United si trascina in maniera anonima in attesa di una scossa che continua a non arrivare: il pareggio 2-2 in trasferta contro l'Aston Villa, dopo essere stati in vantaggio di due reti, fa seguito alla brutta sconfitta casalinga contro il Wolverhampton e mantiene mestamente i Red Devils in settima posizione nella classifica di Premier League, a 24 punti di distacco dai cugini del City. Un abisso umiliante che dà il senso del momento difficile della squadra che una volta dominava a Manchester e ora è il parente povero della corazzata dello sceicco Mansour.

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L'attuale confusione che regna a Old Trafford è resa bene da un episodio davvero incredibile che ha visto come protagonista Ralf Rangnick, che dal novembre scorso ha preso il posto in panchina di Ole Gunnar Solskjaer. Lunedì scorso lo United è stato impegnato in un match dei 32simi di finale di Coppa d'Inghilterra, sempre contro l'Aston Villa che poi avrebbe affrontato in campionato, ed ha vinto 1-0 qualificandosi per il turno successivo. Il mattino dopo, come d'abitudine, Rangnick si è recato al centro d'allenamento dei Red Devils a Carrington, ma è rimasto letteralmente di sasso: si è guardato intorno, dei giocatori nessuna traccia, c'era solo lui.

Il 63enne tecnico tedesco si aspettava di vedere nel parcheggio la postazione per effettuare i test Covid sui giocatori prima del loro ingresso nel complesso, ma anche in quel caso non c'era nessuno. A quel punto ha chiamato dalla sua macchina per chiedere dove fossero gli addetti ai test e gli è stato ricordato che i giocatori avevano un giorno libero. Già, perché era stato lo stesso Rangnick a concederglielo la sera prima dopo la vittoria in coppa ma se n'era poi dimenticato. All'allenatore dello United non è rimasto che fare marcia indietro e sgommare via da Carrington con la propria vettura. La storia è poi diventata – svela il Daily Mail – oggetto di discussione il giorno dopo tra i giocatori nello stesso centro di allenamento: non si parlava d'altro, tra battute e risolini…

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