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Quando Gasperini rifilò un colpo a Maradona e rischiò di mandarlo in ospedale: “Giorni terribili”

Gian Piero Gasperini da giocatore si rese protagonista di un curioso episodio in una partita contro il Napoli: rifilò un involontario colpo proibito a Maradona.
A cura di Marco Beltrami
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C'è anche il nome di Gian Piero Gasperini nella lista dei candidati a diventare il nuovo allenatore del Napoli. Oltre ad essere già stato cercato in passato da De Laurentiis, l'attuale mister dell'Atalanta, è stato il protagonista di un curioso episodio con la squadra azzurra, relativo alla sua esperienza da giocatore. Quando infatti Gasp militava nel Pescara, rifilò un colpo involontario a Maradona rischiando di mandarlo all'ospedale.

Si trattava di un match relativo al campionato di Serie A 1998/1999, finito poi 0-0. In occasione di un contrasto, Gasperini entrò in rotta di collisione con la stella del Napoli. Colpo al volto per il campione argentino, che subito richiamò l'attenzione della panchina, necessitando cure all'altezza della bocca. Infatti in quell'occasione, Diego per le conseguenze della sbracciata dell'avversario rimediò una ferita ricucita con 4 punti di sutura.

Grandi lamentele per Maradona che comunque riuscì a giocare ancora, con i punti che poi gli furono rimossi più di una settimana dopo. Quell'episodio comportò critiche feroci da parte dei tifosi del Napoli a Gasperini, che in una celebre intervista post-partita rivelò di non averlo fatto apposta. Un incidente del tutto casuale, con l'ex Pescara che si scusò anche con l'argentino.

Ritornando su quell'episodio Gasperini poi raccontò: "Ho fortuitamente fatto male a Maradona al labbro quando giocavo nel Pescara, ho passato dei giorni bruttissimi perché per loro è come San Gennaro. Ora lo racconto col sorriso". Pochi giorni fa poi a Il Mattino ha spiegato: "Per giorni i tifosi azzurri non mi fecero chiudere occhio, ricevetti insulti di ogni tipo: misi k.o. Maradona, un dio in terra. Sì, lo colpii con una manata, lui stramazzò al suolo, pieno di sangue: aveva una ferita al labbro che curarono poi con quattro o cinque punti di sutura. Una grande paura. Ma non lo feci apposta. Però, non me lo perdonarono facilmente i tifosi del Napoli".

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