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Qualificazioni mondiali nel caos: la Guinea Equatoriale non si presenta in campo, sospeso il CT

La sfida tra Malawi e Guinea Equatoriale per le qualificazioni mondiali in programma giovedì 9 ottobre non si è mai disputata per il rifiuto dei giocatori guineani nell’affrontare il viaggio aereo rimandato a ridosso della partita. La FIFA e la CAF sono pronte alla sconfitta a tavolino ma a pagare è stato già il CT, licenziato in tronco dalla propria federazione.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le Qualificazioni per i Mondiali 2026 della Confederazione africana sono piombate nel caos più assoluto giovedì 9 ottobre di fronte al rifiuto della Guinea Equatoriale di disputare il proprio match contro il Malawi. La partita è stata così annullata perché i giocatori della nazionale guineana non hanno affrontato il viaggio, boicottando il match. Una decisione che, in attesa delle ripercussioni da parte della FIFA e della CAF ha avuto conseguenze pesantissime sul fronte interno con l'immediato licenziamento di Juan Micha, il CT.

La Guinea non si presenta in campo contro il Malawi: gara di qualificazione sospesa

La Guinea Equatoriale aveva in programma due partite di qualificazione alla Coppa del Mondo questo mese, la prima contro il Malawi e la seconda contro la Liberia. Ne resta solo una, perché la trasferta della prima è andata letteralmente in fumo scatenando un autentico caos per l'annullamento del match. Tutto perché sono scoppiati attriti tra i giocatori in Nazionale e la propria federazione sulla gestione del viaggio: per i calciatori non c'erano i tempi corretti per recarsi in Malawi e prepararsi mentre per il Governo non c'erano problemi. E alla notizia di un ulteriore slittamento del viaggio aereo, la squadra è scesa in sciopero boicottando la trasferta.

Cos'è successo ai giocatori della Guinea: il boicottaggio dopo il rinvio del volo

La Nazionale della Guinea Equatoriale avrebbe dovuto imbarcarsi per il Malawi mercoledì pomeriggio poi però, per ragioni non meglio identificate, l'aereo è stato posticipato al giovedì mattina, giorno stesso del match di qualificazione mondiale. Infine, un ulteriore spostamento nel primo pomeriggio, comunicato durante la colazione della squadra: si sarebbe arrivati a poche ore dalla partita, sballottati subito allo stadio e poi in campo. A quel punto, c'è stato un consulto e la scelta di boicottare il viaggio. Con la conseguenza principale che a pagare tutto ciò è stato il CT, Juan Micha, subito sospeso dalla Federazione per non essere riuscito a fare da mediatore.

La Guinea e i guai con la FIFA: due sconfitte a tavolino e la squalifica di Nsue

Una scelta che non pregiudica le qualificazioni ai Mondiali per le quali da tempo la Guinea non si è qualificata anche per altre vicissitudini che hanno coinvolto il Paese africano. La FIFA aveva già assegnato due vittorie a tavolino per 3-0 agli avversari dopo che la Guinea Equatoriale aveva schierato in campo senza poterlo fare Emilio Nsue, autore del gol della vittoria in entrambe le partite contro Namibia e Libia. Nsue, ex giocatore del Middlesbrough e del Birmingham City, è stato poi squalificato per sei mesi dalla FIFA dal calcio internazionale.

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