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Caso Rosario D'Onofrio-Aia

Qualcuno tra gli arbitri sapeva della doppia vita di D’Onofrio: il primo provvedimento dell’AIA

Il primo provvedimento dell’AIA dopo l’arresto di Rosario D’Onofrio: richiesta la decadenza del Presidente della sezione di Cinisello Balsamo per gravi violazioni del regolamento interno.
A cura di Vito Lamorte
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L'ex Procuratore capo dell'Aia, Giovanni D'Onofrio, arrestato nei giorni per traffico internazionale di droga.
L'ex Procuratore capo dell'Aia, Giovanni D'Onofrio, arrestato nei giorni per traffico internazionale di droga.
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La vicenda dell'arresto di Rosario D'Onofrio, ormai ex procuratore capo dell'AIA, con l'accusa di traffico internazionale di droga ha destato un enorme clamore nel mondo del calcio italiano. D'Onofrio è stato fermato al culmine di un'indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza, in cui sono state arrestate altre 41 persone: l'Associazione Italiana Arbitri ha preso prontamente le distanze dalla condotta del suo ex dirigente, ritenendosi parte lesa e pronta ad intraprendere azioni legali per tutelare la propria immagine.

La FIGC aveva reagito convocando un consiglio federale straordinario in cui è stato votato il trasferimento della giustizia arbitrale a quella federale e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha difeso gli arbitri: "Non ci sono elementi per il commissariamento".

A distanza di diverse ore è arrivata la prima reazione da parte del presidente dell'AIA, Alfredo Trentalange, che – secondo quanto appreso da Fanpage.it. – ha convocato una riunione straordinaria del Comitato Nazionale per decidere la nomina di un Commissario Straordinario e la decadenza del Presidente della Sezione A.I.A. di Cinisello Balsamo per gravi violazioni del Regolamento A.I.A e perché in occasione della seduta del Consiglio della città lombarda ‘sono emerse notizie e circostanze riferibili al Sig. D’Onofrio Rosario'.

Iniziano ad emergere anche tra gli arbitri elementi e notizie sulla doppia vita di D'Onofrio, di cui prima non si era mai parlato: per questo motivo è arrivato il primo segnale da parte dell'associazione. Il presidente della sezione, Giuseppe Esposito, sarebbe stato messo a conoscenza da parte di un membro della sezione, di "notizie e circostanze" suD’Onofrio, che già nel marzo 2020, quindi in pieno lockdown, era stato arrestato dalla Guardia di Finanza al casello di Lainate perché "trovato con la divisa militare (…) mentre circolava per la Lombardia per effettuare consegne di sostanza stupefacente".

Questa la comunicazione interna dell'AIA in merito alla vicenda D'Onofrio e agli elementi emersi nella seduta del Consiglio Direttivo Sezionale della sez. di Cinisello Balsamo, che Fanpage.it ha potuto visionare:

Il Presidente

preso atto che in occasione della seduta del Consiglio Direttivo Sezionale della sez. di Cinisello Balsamo sono emerse notizie e circostanze riferibili al Sig. D’Onofrio Rosario suscettibili di dover essere immediatamente comunicate per conseguenti valutazioni e che ne era stata omessa la segnalazione agli organi preposti per il seguito di competenza;

–  ravvisata, quindi, la ricorrenza della gravità di fatti e dei presupposti per proporre al Comitato Nazionale senza indugio la nomina di un Commissario Straordinario;

–  visto l’art. 8, comma 6, lett. j), del Regolamento A.I.A. dispone

l’immediata convocazione di un Comitato Nazionale straordinario per discutere e deliberare sulla decadenza del Presidente della Sezione A.I.A. di Cinisello Balsamo per gravi violazioni del Regolamento A.I.A.

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