Pioli: “Ecco cosa dissi a Ibrahimovic per convincerlo a restare al Milan”
Stefano Pioli esalta il proprio Milan alla vigilia della nuova sfida che vedrà i rossoneri impegnati in campionato nel posticipo di domenica 6 dicembre alle 20.45 contro la Sampdoria. Non c'è in ballo il primato del campionato, già ampiamente in tasca per l'attuale vantaggio sulle seconde ma la conferma di una stagione iniziata al meglio e che sta proseguendo al momento sopra ogni aspettativa. Il tutto grazie a Zlatan Ibrahimovic ma anche no, perché senza lo svedese, fermato da un problema muscolare la squadra ha mostrato di sapere oramai scendere in campo con una convinzione da grande gruppo.
Eppure, l'"ombra" di Ibra aleggia sempre sopra Milanello e le teste di una delle rose più giovani di Serie A e d'Europa. Anche se non scenderà in campo contro la Sampdoria causa infortunio, Ibrahimovic resta il punto di riferimento, il centro di gravità permanente del progetto, confermandone l'importanza sia dentro sia fuori il campo. E nella conferenza della vigilia lo stesso Pioli ne ridisegna la centralità: "In estate ho avuto un lungo colloquio on lui così come ho gatto e faccio sempre con tutti i miei giocatori".
Il colloquio faccia a faccia ha sortito l'effetto desiderato da tutti: "Gli ho detto che avrei fatto di tutto per trattenerlo in squadra perché continuasse ciò che aveva iniziato. Gli dissi che non sarebbe stato giusto interrompere dopo tutto ciò che era riuscito a fare e i sacrifici: gli chiesi di pensarci seriamente su. Poi la società p stata brava e siamo felici tutti per averlo ancora con noi".
Per la sfida alla Sampdoria, Pioli non avrà a disposizione lo svedese, ancora fermo ai box ma punta sulla conferma di rendimento e risultati di un gruppo che ha tratto dallo svedese gli insegnamenti corretti per scendere in campo: "Uno dei nostri punti di forza è l'equilibrio. Concentrazione, allenamenti corretti, preparazione giusta. Ero già convinto della bontà del gruppo lo scorso anno. Purtroppo non abbiamo ancora vinto nulla e c'è ancora molto da fare".
