Perché l’associazione italiana degli arbitri potrebbe essere commissariata e con quali conseguenze

Il commissariamento dell'AIA è ipotesi che si staglia come un ‘ombra preoccupante sul mondo degli arbitri italiani. E, oggi più che mai, ha preso piede – con tutto quel che ne consegue in termini di credibilità e di brutto colpo all'immagine della categoria – dopo la chiusura della indagini della Procura Federale e il deferimento (per ora solo ventilato) di Antonio Zappi. Il presidente dei direttori di gara è finito sotto la lente per presunte pressioni esercitate affinché i vertici degli organi tecnici di Serie C e Serie D, Maurizio Ciampi e Alberto Pizzi, si dimettessero. Entrambi sono stati successivamente rimpiazzati con Daniele Orsato e Stefano Braschi.
Perché la Procura Federale ha aperto l'indagine e può arrivare il deferimento
La vicenda è divenuta oggetto d'inchiesta in seguito alla segnalazione da parte di un associato AIA: pur essendo stata ritenuta priva di fondamento, con tanto di esposto dello stesso firmatario alla Procura della Repubblica che ha denunciato l'uso improprio di dati personali, la Procura Figc ha deciso di tenere ugualmente aperto il fascicolo e andare più a fondo nella questione. Ecco perché adesso, a chiusura indagini e con il deferimento dato in arrivo, Zappi ha quindici giorni di tempo per preparare la tesi difensiva così da rigettare ogni eventuale contestazione quando gli sarà mossa ufficialmente, considerato che se Chiné ha deciso di spingersi oltre e non archiviare deve aver trovato violazioni sufficienti di cui chiedere conto.
Le voci sul deferimento fanno tanto più rumore perché capita in un momento particolare e di tensione tra la FIGC e l'AIA, con quest'ultima ferma nel reclamare la propria autonomia contro il progetto di costituzione di una classe arbitrale d’élite sotto l'egida della stessa Federcalcio, Lega Serie A e Lega Serie B.
Un anno fa l'elezione di Zappi alla presidenza dell'AIA
La notizia sul procedimento della Procura arriva a un anno dalle elezioni che avevano visto Zappi prevalere a dicembre 2024 con il 74% dei consensi. Una fascia molto ampia di voti che ne ha sostenuto l'idea di avviare la riorganizzazione del settore arbitrale sia a livello tecnico sia strutturale. Ed è stata sempre questa la versione ufficiale dei fatti proposta dai vertici attuali dell'AIA: le decisioni prese (le nomine di Orsato e Braschi) null'altro sono che la naturale conseguenza di un percorso di aggiornamento e di rinnovamento. E perché la Procura Federale le ritenga credibili serviranno argomenti molto convincenti da parte dei diretti interessati dinanzi al Tribunale Federale.
Cosa succede all'AIA con il deferimento di Zappi
In caso di deferimento da parte della Procura Federale Antonio Zappi rischia sanzioni disciplinari di natura sportiva la cui severità varia a seconda della gravità delle violazioni contestate: si va dall'inibizione temporanea alla sanzione pecuniaria (spesso a corredo di altri provvedimenti) fino alla decadenza dalla carica di Presidente dell'AIA. Una situazione che porterebbe al commissariamento dell'Associazione da parte della FIGC, qualora la situazione fosse giudicata talmente grave da compromettere il corretto funzionamento dell'organo.