Perché i calciatori della Corea del Nord hanno salutato quelli del Giappone prendendoli a pugni

La nazionale giapponese Under 17 ha affrontato la nazionale nordcoreana al secondo turno della fase finale della Coppa del Mondo di categoria. La partita si è conclusa sul punteggio di 1-1, ma la nazionale nipponica ha poi vinto ai calci di rigore, qualificandosi per i quarti di finale. Ciò che però ha attirato l'attenzione di tifosi e amanti del calcio è stato ciò che è accaduto poco prima dell'inizio della partita quando le due squadre sfilano l'una accanto all'altra per il classico saluto di rito dopo aver ascoltato i rispettivi inni nazionale.
Ebbene che è proprio in questo frangente che accade qualcosa di insolito. I calciatori del Giappone restano infatti spiazzati dinanzi al particolare saluto che la Corea del Nord gli aveva riservato: dei pugni. Dalle immagini sembra proprio che i coreani stessero ricambiando il classico saluto col "cinque" con un pugno sulla spalla o il braccio degli avversari. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e in tanti si sono chiesti perché avessero reagito in quel modo con un gesto antisportivo e violento mandato in onda nel mondo.
Sui social il video è diventato subito virale e tanti tifosi hanno commentato indignati: "I pugni chiusi fanno paura… – scrive qualcuno mentre altri aggiungono -. Non è un pugno chiuso, è più simile a un pugno, non c'è sportività …". Qualcuno l'ha visto come un gesto antisportivo mentre altri hanno ipotizzato fosse un gesto tipico della cultura coreana. Non è chiaro se sia così, altri sui social sottolineano invece come quello non fosse un vero "saluto" reciproco, ma un gesto aggressivo da parte della Corea del Nord, percepito come intimidazione o pressione psicologica. Il video infatti mostra reazioni di sorpresa nei giapponesi, che quasi si ritraggono.
In Giappone i media fanno varie ipotesi sull'accaduto. La stampa nipponica spiega come i giovani calciatori avessero fatto quel tipo di saluto per "dominare mentalmente" gli avversari. Sono solo ipotesi, nulla di certo, ma considerazioni fatta dai media in Giappone che hanno accolto con stupore quel gesto sicuramente insolito da fare prima di una partita.