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Pavan dona il midollo al figlio malato di leucemia, il calcio ora non conta: “Penso solo a lui”

Simone Pavan, ex calciatore e allenatore, ha deciso di fermarsi per stare vicino al figlio di 6 anni malato di leucemia. Gli donerà il midollo, il calcio viene dopo.
A cura di Marco Beltrami
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Una vita per il calcio quella di Simone Pavan, prima da calciatore e poi da allenatore. Ci sono momenti però in cui anche lo sport e il lavoro devono essere messi in secondo piano, soprattutto quando vengono colpiti gli affetti più cari. E così ha fatto il classe 1974 ex mister della Vis Pesaro, quando è arrivata la terribile notizia della malattia del figlio. Il piccolo Leonardo deve fare i conti infatti con la leucemia, ed ecco che Simone è pronto a non lascialo mai solo. Sarà proprio lui a donare il midollo al bambino, nella speranza che tutto si concluda con un sospiro di sollievo.

Simone Pavan ha vissuto una carriera da giocatore di tutto rispetto. Difensore con all’attivo 198 presenze in Serie A e 3 nella Nazionale under 21, il 47enne di Latisana ha indossato in  carriera le maglie di Atalanta, Venezia, Modena, Sampdoria, Livorno, Portogruaro, San Donà e Miranese. Un legame indissolubile quello con il pallone, che lo ha spinto dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ad iniziare una nuova avventura in panchina. Grande feeling con i giovani per Pavan che dopo gli Allievi di Portogruaro e Modena, ha poi guidato la Primavera dei Canarini e quella della Sampdoria.

Una carriera da allenatore in evoluzione, con l'approdo sulla panchina della Vis Pesaro in Serie C nel 2019. In biancorosso Simone è rimasto fino al febbraio 2020, prima che la sua vita cambiasse per sempre: prima la pandemia e poi la terribile notizia della malattia del piccolo Leonardo. Pavan ha raccontato così quei momenti, al Resto del Carlino: "Una settimana dopo l’esonero ci siamo chiusi in casa per il Covid. Poi, usciti dal lockdown, nel 2020, a mio figlio hanno diagnosticato la malattia. Da lì non ho più allenato e ho detto no a diverse possibilità. Nelle cose pratiche sarebbe stato impossibile, devo stare vicino alla mia famiglia".

Pavan ai tempi del Livorno fronteggia Totti
Pavan ai tempi del Livorno fronteggia Totti

Adesso il pallone non conta. Il primo pensiero è per il bambino che a gennaio spegnerà 6 candeline. Simone Pavan è pronto anche a donare il midollo: "Mio figlio ha bisogno del suo papà. Lottiamo, devo stare vicino a mio figlio. Ho detto no ad alcune possibilità. Il pensiero è di riprendere quando starà bene. Ora farò qualcosa per lui, gli donerò il mio midollo. È in terapia da un anno e mezzo, la chemio è stata devastante".

Sarà un inizio di 2022 particolare per la famiglia Pavan, visto che il 2 gennaio Leonardo sarà ricoverato e pochi giorni dopo toccherà a Simone, che si sottoporrà al prelievo. Nessun dubbio da parte dell'ex calciatore che ha rinunciato anche a proposte lavorative: "I medici ci hanno spiegato tutto – racconta al Corriere della Sera – e per quanto mi riguarda non ho avuto alcun dubbio. Leonardo ha bisogno di me e mi sono messo in gioco senza neppure pensarci. Continueremo a combattere fino a quando sarà necessario. Allenare non era proprio possibile perché la situazione di Leonardo richiede la mia presenza fissa accanto a mio figlio. In questo momento penso solo a lui. Abbiamo trascorso un anno e mezzo dentro e fuori gli ospedali, psicologicamente una prova durissima. Spero che presto possano arrivare tempi migliori. Non è facile, soprattutto quando vedi che i bambini cominciano a capire cosa sta accadendo. Si abbracciano prima delle visite a cui Leonardo deve sottoporsi, per noi è un tuffo al cuore".

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