Paulo Fonseca dalla squalifica alla resurrezione con il Lione, che in Ligue 1 lotta con il PSG

Si scrive rinascita, si legge Paulo Fonseca. L'allenatore portoghese si è messo alle spalle il periodo deludente al Milan, i risultati che sta ottenendo con l'Olympique Lione sembrano confermarlo. Arrivato in un momento di grande crisi per il club, sia economica sia morale, è riuscito a risollevare le sorti della squadra francese portandola a essere la seconda miglior difesa in Europa. L'ultimo pareggio contro il Paris FC non cancella i progressi ottenuti, è al quinto posto in Ligue 1 ma tra lui e la vetta, detenuta dal PSG, ci sono solo due punti.
Dopo un periodo tutt'altro che positivo in Italia, Fonseca ha deciso di rilanciarsi tornando in Francia, proprio dove aveva avuto l'esperienza precedente all'arrivo a Milano. Il tecnico firma il contratto, della durata di due anni, con la società francese il 31 gennaio 2025. È John Textor, proprietario del club, a credere fermamente in lui. L'esonero dopo soli sei mesi dal Milan non lo preoccupa e sceglie di puntare sul portoghese.

Il buio dopo l'esonero: la squalifica di Fonseca
A Lione, Fonseca trova un club in piena crisi e, come se non bastasse, lui ci mette una sua firma: il 2 marzo 2025, durante la partita Lione vs Brest, il portoghese viene espulso per proteste e, non contento, va “testa a testa” con l’arbitro Benoît Millot. Il risultato? Una squalifica pesantissima, la prima nella storia del club, che lo tiene lontano dagli spogliatoi fino al 15 settembre 2025 e che terminerà definitivamente solo nel novembre 2025.
Il tecnico è costretto a telecomandare la squadra senza poter stare in panchina durante le partite. Eccezion fatta solo per le competizioni europee, lì non si applica la sanzione della Ligue 1 e Fonseca può ritrovare l'ebbrezza del terreno di gioco. Anche fuori dai confini nazionali il Lione sta stupendo, non solo per il terzo posto nella prima fase dell'Europa League, ma anche perché è ancora imbattuto con zero gol subiti.

Che Lione trova Fonseca: svendita di top player
Una squadra ben diversa da quella che aveva trovato al suo arrivo, non solo negli interpreti, ma anche nella motivazione. A gennaio, il destino del Lione sembrava già segnato: problemi finanziari, ridotta autonomia sul mercato e rischio retrocessione sportiva. Il club era in bilico e già si prospettava una stagione nella Ligue 2.
Alla fine della stagione resta nella massima serie, ma permangono i problemi economici da risolvere, la soluzione si trova vendendo quasi tutti i giocatori di punta: lasciano la rosa campioni del calibro di Cherki, Mikautadze, Lucas Perri e Lacazette. La squadra si indebolisce e in molti dubitano del mercato in entrata e del futuro in Ligue 1.

Il Lione una stagione dopo: la rinascita di Fonseca
I fondi sono limitati e Fonseca sa che bisogna spenderli bene, non è importante vincere subito, ma ricostruire il club e puntare su un progetto più lungo e duraturo. Ecco perché dal mercato arrivano giocatori giovani e promettenti. Dallo Sporting, per esempio, arriva Afonso Moreira, che ha già messo a referto due assist e un gol a soli 20 anni. Si punta sul 22enne del Liverpool, Tyler Morton, o ancora sul prestito del classe 2003, Adam Karabec. L'OL costruisce una squadra giovane ma motivata e il campo li sta premiando, con buona pace degli haters di Fonseca.

Fonseca da record: i numeri della rinascita
Il merito va dato anche al tecnico portoghese che ha saputo riaccendere una scintilla che sembrava ormai persa in Francia. A poco meno di un anno dal suo arrivo, Fonseca è già entrato nella storia del club. Ha ottenuto il record per quanto riguarda la percentuale di vittorie, circa il 62,5% (ovvero 20 in 32 partite). Anche per la media punti, il portoghese non se la cava male, ben 1,9 a partita. Un dato che lo mette al terzo posto nella storia del Lione.
Si dice che la fortuna premi gli audaci e per Fonseca sembra essere proprio vero, dopo l'esonero dal Milan ha deciso di accettare un progetto difficile e complicato come quello dell'OL, a distanza di 10 mesi, invece di sprofondare travolto dai problemi della squadra francese, è riuscito a rinascere come fenice dalle ceneri.