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Paul Gascoigne: “Zoff fermò l’allenamento perché Papa Wojtyla mi voleva al telefono”. Andò malissimo

Paul Gascoigne e la telefonata del Papa: il racconto incredibile nel nuovo libro “Gazza” tra aneddoti, follie e rimpianti.
A cura di Marco Beltrami
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Pochi calciatori sono stati capaci di lasciare il segno come Paul Gascoigne. Fenomenale con la palla tra i piedi, imprevedibile però dentro e fuori dal campo, come confermato dagli innumerevoli aneddoti su carriera e vita privata. È stato lo stesso ex leggendario centrocampista inglese, con un passato anche nella Lazio, a parlarne nel suo nuovo libro "Gazza" in uscita a fine ottobre. Memorabile quanto accaduto proprio quando militava in Italia: il classe 1967 ricevette una telefonata assolutamente inaspettata da parte del Papa.

Gascoigne e la telefonata del Papa quando era alla Lazio

Stando a quanto riportato dai tabloid, che hanno pubblicato delle anticipazioni dell’attesissimo volume, Gascoigne ha raccontato tutta la sua sorpresa nel ritrovarsi a essere contattato nientemeno che da Papa Giovanni Paolo II proprio mentre vestiva la casacca della Lazio. Il suo allenatore dell’epoca, ovvero Dino Zoff, lo richiamò durante un allenamento per avvisarlo.

Questo il racconto di Gazza: "Dino Zoff mi disse che c’era qualcuno di importante al telefono. Era il Papa". La sorpresa non certo cambiò Gascoigne, che anche in quell’occasione confermò la sua fama: "Gli dissi: ‘Ciao, Papa?‘ e lui riusciva a malapena a capire cosa stessi dicendo, ma mi fece sapere che voleva incontrarmi. Purtroppo arrivai in ritardo. Mi persi anche quello".

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Il racconto surreale di Gazza sui contatti con Papa Giovanni Paolo II

Insomma, l’ex campione inglese non aveva timore reverenziale nei confronti di nessuno. Proprio l’episodio con il Pontefice, ora arricchitosi di nuovi dettagli, era stato oggetto anche di un suo intervento nel podcast "The Rest Is Football". In quell’occasione un incontenibile Gascoigne spiegò: "Non si trattava solo di tifosi e giornalisti, ma anche di personaggi famosi. Ricevevo telefonate da George Clooney, Dustin Hoffman, Oprah Winfrey. Ricevevo chiamate da ogni dove. La migliore è stata quando mi hanno detto che c’era una telefonata e ho detto ‘Ditegli di andare a quel paese, mi sto allenando'. Loro hanno risposto ‘Meglio che rispondiate alla chiamata'. Io ho detto ‘No, mi sto allenando, ditegli che li chiamerò dopo l’allenamento'. Hanno detto che era importante, quindi ho chiesto ‘Chi ca..o è?' Hanno detto che era il Papa, Giovanni Paolo II". Il resto è storia.

Purtroppo nel libro non ci sono solo situazioni "simpatiche", ma anche episodi tutt’altro che edificanti di cui lo stesso Gascoigne si è reso protagonista. Prendere o lasciare: questo è Paul Gascoigne, che nella sua carriera e nella vita ha pagato spesso e volentieri dazio a situazioni più grandi di lui, subendone le conseguenze.

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