Paolo Antonioli è morto dopo una lunga malattia: l’ex capitano del Frosinone aveva 47 anni

Paolo Antonioli è morto all'età di 47 anni. Ex difensore centrale e capitano del Frosinone Calcio, si è spento dopo una lunga malattia. A darne notizia è stata la moglie Elena Vezzù, nota come Lady Helen, che ha scritto sui social: "Ho sperato fino all'ultimo – ha combattuto come solo lui sapeva fare. Ma oggi, purtroppo, la mia vita, il mio amore Paolo Antonioli ci ha lasciati. Vi chiedo di rispettare il nostro dolore, vi farò sapere quando sarà possibile dargli l'ultimo saluto".
Nato a Mantova il 17 novembre 1977, Antonioli aveva legato il suo nome al Frosinone, dove ha militato per due stagioni tra il 2005 e il 2007. Con 63 presenze complessive, è stato uno dei protagonisti della storica promozione dalla Serie C alla B nel 2006 e della successiva salvezza nel campionato cadetto. In quella stagione affrontò anche squadre come Juventus, Napoli e Genoa, distinguendosi per grinta, carisma e attaccamento alla maglia.
Il club ciociaro lo ha ricordato con parole toccanti:
"Capitano e bandiera del Frosinone anche se solo per due stagioni, che rimarranno comunque indimenticabili nella Storia del Club giallazzurro. Paolo era lì, al centro della difesa, con il cuore, la professionalità, la grinta, l'attaccamento alla maglia. È entrato così nel cuore dei tifosi del Frosinone, semplicemente dando tutto. Ciao Capitano".
Una carriera tra professionismo e passione, da giocatore a tecnico
Antonioli ha disputato quasi vent'anni da calciatore tra Serie B, C1 e C2. Oltre al Frosinone ha vestito, tra le altre, le maglie di Spezia, Vis Pesaro, Padova, Gallipoli, Lanciano e Fano. A Padova è stato capitano per cinque stagioni (dal 2000 al 2005), prima di diventare uno dei volti simbolo della rinascita del Frosinone. Nella stagione 2006/2007 giocò 30 partite in Serie B, affrontando campioni del calibro di Del Piero e Nedved.

Nel 2012 aveva chiuso la carriera agonistica all'Abano, trascinato in Serie D da leader e capitano, per poi appendere gli scarpini al chiodo nel 2016 con il Teolo. Da lì era iniziato il suo percorso da allenatore nel calcio dilettantistico veneto: Albignasego, CastelbaldoMasi, Academy Plateola e Monselice le tappe di una seconda carriera vissuta con la stessa determinazione mostrata in campo.
Il dolore di una comunità intera
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il mondo del calcio e la comunità padovana, dove viveva con la famiglia. Numerosi i messaggi di cordoglio, in particolare da parte di tifosi ed ex compagni. In attesa di conoscere la data dei funerali, la famiglia ha chiesto riservatezza: "Vi farò sapere quando sarà possibile dargli l'ultimo saluto", ha scritto ancora la moglie.