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Offerta di lavoro per giocare in Arabia Saudita: “Stipendio da 2,5 milioni, servono tre requisiti”

Il calcio saudita prova a strutturarsi allargando la base degli atleti e dei professionisti. Lo fa anche attraverso bandi speciali che richiedono requisiti di un certo livello e una condizione imprescindibile.
A cura di Maurizio De Santis
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AAA cercansi calciatori per la prima divisione araba. Non è proprio scritto così ma l'annuncio comparso sulla piattaforma FutbolJobs apre un'altra finestra sul mondo del football saudita che, al netto delle grandi star del pallone, cerca di strutturarsi a livello organizzativo e professionistico alimentando il parco di atleti da ingaggiare e portare in patria, rimodellare l'intero sistema allargando la base di giocatori e di esperienze. Dopo l'annuncio sui calciatori della terza divisione, ora si cercano giocatori per la prima.

L'utilizzo di un sito è solo uno degli strumenti a disposizione da sfruttare per portare avanti il progetto che ha nelle stelle internazionali come Cristiano Ronaldo la punta dell'iceberg.

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Quali sono i requisiti richiesti per avanzare la candidatura? Al momento sono 116 i curricula spediti, la scrematura verrà fatta tenendo conto di tre fattori essenziali: che il giocatore sia in attività nella stagione attuale; è necessario inviare una propria scheda da Transfermarkt (la banca dati che raccoglie tutte le informazioni sulla carriera) e un video recente; il livello standard di rendimento deve essere di un certo rilievo considerando la media dei principali campionati europei.

Quanto allo stipendio, c'è un'indicazione chiara rispetto al guadagno annuo: 2,5 milioni di dollari che in euro equivalgono a 2 milioni 280 mila euro e rotti.

Non è la prima volta (e nemmeno l'unico Paese interessato) che si leggono comunicati del genere, a testimonianza di come il processo si muova secondo uno spettro di proposte ben più ampio, con l'obiettivo di creare una spina dorsale che parta anche dal basso e faccia riferimento anche al calcio femminile oltre che al personale qualificato per gli staff tecnici.

A giugno scorso i riflettori si accesero sul bando che pubblicizzava il reclutamento di giocatori per la terza divisione dell'Arabia Saudita: un alloggio e uno stipendio di massimo 4 mila euro al mese erano le condizioni a corredo della notifica che prendeva in esame anche i ruoli per i quali c'era maggiore offerta. Ma perché si aprissero le porte della nuova avventura era (ed è) fondamentale per evitare truffe superare una serie di livelli di controllo e di colloqui.

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"Da qualche mese – ha spiegato in un'intervista a Marca Valentín Botella Nicolás, CEO di FutbolJob – riceviamo un gran numero di offerte che arrivano dall'Arabia Saudita, di tutte le categorie e livelli. A giugno abbiamo lanciato la prima ed è diventata virale poche settimane dopo. La verità è che il feedback che abbiamo avuto è stato travolgente. Si contavano migliaia di interazioni quotidiane, tramite e-mail, social network e WhatsApp che richiedevano informazioni a riguardo offerta concreta".

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