Notte di terrore per il presidente del Pisa: narcotizzato e derubato nella sua villa in Versilia

Sono stati momenti di grande paura per Giuseppe Corrado, aggredito nella sua villa di Forte dei Marmi da un gruppo di malviventi: lo scorso 25 maggio il presidente del Pisa è stato narcotizzato e derubato da una banda ancora ignota ed è stato salvato soltanto dal rientro in casa provvidenziale di suo figlio Giovanni che ha evitato il peggio, mettendo in fuga i ladri e salvando la vita del padre che nel frattempo era privo di sensi in camera da letto.
Paura per il presidente del Pisa
Tutto è avvenuto alla fine dello scorso mese ed è stato lo stesso Corrado a raccontare la disavventura che per fortuna non ha assunto i contorni della tragedia, rivelata poi da Il Tirreno. Il presidente del Pisa si trovava da solo nella sua villa in Versilia ed era andato a letto, svegliandosi al mattino dopo con diverse ore di ritardo rispetto ai suoi soliti orati. Una situazione molto particolare che è diventata preoccupante quando ha visto la casa completamente a soqquadro: solo lì si è reso conto che era stato derubato da alcuni malviventi che, probabilmente, prima di agire lo avevano narcotizzato.

I Carabinieri hanno trovato la porta-finestra forzata, confermando l'ipotesi dell'intrusione dei ladri che per fuggire in fretta hanno lasciato parte della refurtiva in giardino. Non sono stati visti da nessuno quando entravano o uscivano, ma non sono riusciti a completare i colpo perché improvvisamente nella villa è rientrato il figlio Giovanni: l'uomo non si accorto di nulla, ma è stato notato dal palo della banda che ha messo tutti in fuga.
Le autorità stanno portando avanti le indagini, ma neanche consultando le telecamere di sicurezza sono riusciti a risalire ai colpevoli che hanno agito a volto coperto. La zona in cui vive Corrado è stata presa di mira più volte nell'ultimo periodo e i ladri hanno agito con il volto coperto, probabilmente dopo aver studiato bene le abitudini del numero uno del Pisa così da poter colpire nel momento in cui era più vulnerabile.