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Noa Lang stravolto dagli allenamenti di Conte al Napoli: “La prima parola che ho imparato è stanco”

Il primo approccio con Conte è stato inaspettato per Noa Lang che è stato messo subito alla prova dai suoi allenamenti. L’olandese si è presentato con grande sicurezza: “Sono il tipo di giocatore che il tifoso vuole vedere giocare allo stadio”
A cura di Ada Cotugno
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Il Napoli abbraccia anche Noa Lang che comincia la sua prima esperienza in Italia nel ritiro con gli azzurri assieme agli ultimi arrivati nella corte di Antonio Conte: dopo sei mesi l'allenatore ha trovato il sostituto di Kvaratskhelia, un nome che circolava già nel mercato invernale subito dopo l'addio del georgiano. L'ex PSV ha l'aria da duro, la passione per la musica e la sicurezza di chi è pronto a giocarsi una maglia da titolare in una squadra piena di nuovi rinforzi.

L'olandese è intervenuto in conferenza stampa per la prima volta dal ritiro di Dimaro e ha subito fatto innamorare i tifosi: non ha dubbi delle sue qualità e sa bene di poter essere l'arma in più, ma in questi primi giorni italiani si è scontrato con i famosi allenamenti di Conte che lasciano senza fiato qualsiasi giocatore, anche quelli più talentuosi.

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L'approccio di Lang con Conte

L'allenatore lo ha voluto fortemente e l'attaccante ha risposto presente mettendo il Napoli davanti a tutti. Ma forse non si aspettava di trovare un tecnico così metodico, abituato a spremere i suoi giocatori al massimo: "La prima parola che ho imparato in italiano è ‘stanco', perché qui le sedute d'allenamento sono molto pesanti. In Olanda si lavora soprattutto con la palla, qui invece c'è tanta corsa Ma è una cosa positiva per me, anche per uscire dalla mia zona di comfort". Noa Lang ha trovato un mondo completamente diverso rispetto all'Eredivisie, dove si porta avanti un lavoro completamente diverso per arrivare preparati alle partite.

All'olandese la grinta non manca e, anche se in questi primi giorni è provato dalla stanchezza, ha trovato il modo di infiammare i suoi tifosi alzando tantissimo l'asticella delle aspettative: "Sono il tipo di giocatore che il tifoso vuole vedere giocare allo stadio. Appena prendo il pallone il tifoso si sporge in avanti per vedermi giocare".

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