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Nigeria, rapiti due giocatori che rientravano a casa per l’emergenza da Coronavirus

E’ accaduto a due calciatori dell’Enyimba FC, Dayo Ojo e Benjamin Iluyomade. Un terzo compagno di squadra, Emmanuel James, è riuscito a scappare. Il club ha diramato un comunicato: “Siamo in contatto con le famiglie e le autorità. Chiediamo di non speculare sulla vicenda per non creare ulteriori problemi”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' accaduto in Nigeria a due calciatori tesserati dell'Enyimba FC, rapiti durante il loro rientro nelle rispettive abitazioni, dettato dall'emergenza da Coronavirus, per iniziare l'autoisolamento. Una notizia arrivata attraverso una comunicazione ufficiale da parte dello stesso club che è già in contatto con le forze dell'ordine locali e con le due famiglie.

Si tratta dell'attaccante Dayo Ojo e il compagno di squadra Benjamin Iluyomade che sono stati sorpresi da alcuni malintenzionati che li hanno assaliti e rapiti. Insieme a loro c'era anche un terzo compagno di squadra, Emmanuel James che però è riuscito a sfuggire all'agguato. James è stato subito sentito dalla polizia che sta cercando in queste ore di ricostruire l'accaduto.

Il blocco dello sport anche in Nigeria

Anche in Nigeria, così come oramai da ogni parte del mondo, la pandemia da Coronavirus sta creando molti problemi di natura sanitaria e tutte le attività sportive del Paese sono state immediatamente sospese a data da destinarsi, Per questo motivo, l'Enyimba FC come le altre società del campionato nigeriano hanno fermato gare e allenamenti, chiedendo ai propri giocatori di dirigersi nelle proprie case per seguire una quarantena di prevenzione e fermare il contagio il prima possibile.

Il messaggio del club: "non speculate sull'accaduto"

Per i due calciatori, purtroppo, non è andata bene. Il club ha diramato una nota in cui ha anche chiesto pubblicamente ai media di non iniziare a speculare sull'accaduto per cercare di non creare problemi sia ai due sequestrati sia alle loro famiglie: "Dal momento del rapimento siamo in stretto contatto con la famiglia di Ojo. Sono già in atto tutti gli sforzi necessari per garantire il rilascio dei giocatori da parte dei rapitori. In questo momento, chiediamo che i media non speculino su questo episodio per non mettere a repentaglio la vita dei due calciatori”.

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