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Nel contratto di Spalletti non c’è la clausola di rinnovo automatico, la Juve deciderà il suo futuro

Il nuovo allenatore della Juventus, che ha imposto delle regole più rigide ai calciatori, non ha una clausola a sua favore nel contratto. Sarà la Juve a decidere se Spalletti verrà confermato nella prossima stagione anche in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
A cura di Alessio Morra
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Luciano Spalletti è dunque l'allenatore della Juventus. Il tecnico 66enne torna in panchina meno di cinque mesi dopo l'ultima partita da CT e dopo due anni e cinque mesi sarà per la prima volta in Serie A, sabato 1 novembre, in Cremonese-Juve. Il suo obiettivo minimo è quello di portare i bianconeri in Champions League, ma nel contratto che scade a giugno non c'è la clausola che prevede il rinnovo automatico in caso di qualificazione all'Europa che conta.

La clausola per il rinnovo di Spalletti è a favore della Juventus

Spalletti prende il posto di Tudor, tecnicamente anche di Brambilla traghettatore per un paio di giorni e una partita, e sarà l'allenatore della Juventus fino al termine della stagione. L'ex di Napoli e Roma ha firmato un contratto fino a giugno da 3 milioni netti. Inizialmente era stato detto che il contratto si sarebbe prolungato in automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Ma non è così. Perché secondo quanto riportato da Sky questa clausola non c'è. Il rinnovo automatico non è un'opzione unilaterale a favore dell'allenatore. Sarà la Juventus invece a decidere a fine stagione, in base al lavoro effettuato dal tecnico e ai conseguenti risultati se prolungare il contratto per altre due stagioni.

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Le regole imposte da Spalletti ai calciatori della Juve

Ha avuto giusto il tempo di presentarsi ai calciatori nella giornata di giovedì l'ex Commissario Tecnico, che però ha già esposto il suo programma o meglio le nuove regole di comportamento per la squadra. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera i calciatori della Juventus dovranno usare molto meno il telefono: vietato l'uso dello smartphone sia a tavola che durante le riunioni tecniche. Nessuna tolleranza per i ritardi. Multa in automatico senza la puntualità. In più un invito a essere più concentrati. Quindi meno cuffie giganti per la musica e, come aveva anche fatto con la Nazionale, un invito a utilizzare molto meno la PlayStation. Più concentrazione e maggiore professionalità.

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